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Cronaca

Pistole al peperoncino in edicola, la risposta arriva da Napoli

Diversi esercenti partenopei stanno aderendo all'appello di Don Tonino Palmese, che ha condannato fermamente l'iniziativa del quotidiano Libero di allegarle al giornale

Il quotidiano diretto da Vittorio Feltri Libero ha messo in vendita, in allegato al giornale, una pistola al peperoncino, suscitando le più disparate reazioni in ogni parte del Paese. Da Napoli è partita un'iniziativa di don Tonino Palmese volta a boicottare il particolare "gadget": l'uomo di Chiesa, da sempre in prima linea contro la violenza, ha invitato le edicole partenopee a non diffondere l'arma.

Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore de La radiazza di RadioMarte Gianni Simioli, hanno subito aderito all'iniziativa. E documentato gli edicolanti contrari alla scelta di marketing del quotidiano.

"Sono tantissimi gli edicolanti che hanno deciso di accogliere il nostro appello – raccontano Borrelli e Simioli – tra cui Giuseppe Parente, che ha un’edicola alla Torretta, e Fabio Di Martino, che ha un’edicola in piazza Carolina". Si tratta, spiegano, dei "primi a esporre cartelli in cui si avvisano i potenziali acquirenti che loro non vendono la pistola al peperoncino".

"Una pistola al peperoncino in allegato": polemiche sull'idea di Libero

Le ragioni del no alla pistola al peperoncino

Si tratta, spiegano, di una "iniziativa pericolosa e diseducativa per diversi motivi". "Tanto per cominciare nessuno potrà impedire che quelle pistole vadano nelle mani dei ragazzini e dei bambini, così come potrebbero essere scambiate per vere da qualche delinquente che potrebbe reagire usando armi vere – spiegano – l’iniziativa di Libero tende a inculcare l’idea della necessità di armarsi perché s’è scelto di mettere in vendita una pistola e non il classico spray al peperoncino".

"Non abbiamo bisogno di iniziative come questa in un Paese in cui si ragiona sempre di più con la pancia, piuttosto che con la testa e con il cuore – ha spiegato don Tonino Palmese – Chi ci garantisce che quella pistola non venga poi usata per offendere e non per difendere? E chi ci garantisce che qualcuno pensi di usarla mettendo a rischio la sua vita perché potrebbe trovarsi di fronte a una pistola vera?".

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