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Lunedì, 29 Aprile 2024

Ferita al parco giochi, Luisa Mangiapia: "Ero con la mia bimba. Ci ha protette il figlio che ho perso"

"Secondo me questi ragazzi che sparano non sanno quello che fanno. A loro dico: non uscite più con le armi"

È una persona dolce, buona e umile Luisa Mangiapia, la mamma di 49 anni colpita da una pistolettata nel pomeriggio di giovedì 4 aprile mentre era nel parco giochi di Piazza Italia, a Fuorigrotta, con la sua bimba di 11 anni. Racconta quello che le è accaduto con semplicità, da mamma, senza rabbia, nascondendo dietro un sorriso il dolore che ogni movimento le provoca alla gamba. I medici dell'Ospedale San Paolo sono stati bravissimi e con una manovra chirurgica hanno estratto la pallottola, rimasta nella coscia destra, senza necessità di una lunga operazione.

La ferita della pallottola guarirà presto. Sarà più lungo e difficile sanare le ferite nell'anima della signora e dell'intera città provocate da quella pallottola. "Adesso non provo proprio nulla" dice scuotendo il capo e ripensando a quegli attimi. "Sono solo molto dispiaciuta. Spaventata". In particolare Luisa sottolinea che il parco giochi era pieno di donne e bambini.  "Secondo me non sanno quello che fanno. A questi ragazzi do un consiglio, dico di non uscire mai più con le armi cariche. Quello che è successo a me è successo anche ad altre persone. Addirittura ci sono stati ragazzi che hanno perso la vita", chiaramente riferendosi a Francesco Pio Maimone e Giogiò Cutolo. E la perdita di un figlio è un dolore che Luisa Mangiapia conosce bene, perché un incidente d'auto qualche anno fa gliene ha strappato uno "Un dolore che non passa mai. Il mio angelo - dice con un filo di voce - è lui che mi ha protetta". 

Il ricordo della sparatoria

Di quegli attimi Luisa ricorda solo lo spavento delle persone attorno a lei e poi il sangue che colava dalla gamba. "Ero come pietrificata, non riuscivo a sedermi - spiega - forse per come la pallottola si era conficcata nella gamba". Poi sono eventi in rapida successione: la sua bimba portata al sicuro, in un'auto, dalle amiche che erano con lei. Qualcuno che le tampona la ferita con una sciarpa e cerca di bloccare l'emorragia "ha usato la cintura dei miei pantaloni", spiega. Quindi la corsa in ospedale.

Le dimissioni

NapoliToday incontra Luisa poco prima delle sue dimissioni, avvenute nel primo pomeriggio. "La prima cosa che farò sarà abbracciare i miei figli e stare con loro", dice sorridendo.  "Tornerà ancora in quella piazza?" le chiede NapoliToday: "Per il momento no - risponde - Dopo, se ci sarà un po' di sicurezza in più, allora mi sentirò più tranquilla io e anche gli altri". "E adesso - le chiediamo - cosa pensa di Napoli?": "Adesso penso cose brutte - dice nascondendosi dietro il sorriso - ma credo che passerà perché Napoli è una città stupenda e io la adoro".    

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