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Cronaca

Isis, prodotti a Napoli i documenti falsi usati dai terroristi

È quanto emerge dall'inchiesta "Mosaico" che ieri ha portato all'arresto di cinque tunisini alcuni dei quali residenti in città. Si indaga sull'uomo che ha provato a lanciare un'auto contro il Santuario di Pompei

Napoli centrale di contraffazione dei documenti destinati a terroristi dell'Isis. È quanto emerge dall'operazione "Mosaico" che ieri ha portato all'arresto di cinque tunisini tra Roma e Latina, quattro dei quali residenti in Campania.

Provenivano proprio dal capoluogo partenopeo i documenti con cui Anis Amri, l'autore della strage del mercato di Natale a Berlino, lasciò l''Italia. A fornirglieli, secondo gli inquirenti, Akram Baazaoui, uno degli arrestati ieri, peraltro residente proprio in città, in vico della Guardia.

Organizzava, insieme ad altri, l'accoglienza dei migranti in strutture compiacenti del napoletano, aiutandoli poi a raggiungere la frontiera con carte d’identità, certificati di cittadinanza e patenti di guida falsi.

Anti terrorismo, perquisizioni a Napoli | VIDEO

Mentre sono state portate a termine ieri ulteriori perquisizioni, il pool antiterrorismo della Procura di Napoli sta approfondendo le sue notizie su Othman Jridi, l’algerino che lunedì, rubata un'auto, ha percorso contromano via Barolo Longo a Pompei per poi provare a sfondare le barriere di cemento che proteggono il santuario di Pompei. Di lui, del quale si sa molto poco, si sta cercando di ricostruire gli ultimi anni di vita. Si vorrebbe arrivare al suo appartamento, la perquisizione del quale sarebbe fondamentale per le indagini.

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