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Il prefetto: "In piazza Bellini poliziotti sono stati aggrediti"

Marco Valentini sottoscrive la ricostruzione della Questura sui disordini che hanno portato all'arresto di tre attivisti. Respinte le accuse di eccesso di zelo: "Gli agenti si comportano con equilibrio"

Non ha dubbi, Marco Valentini, prefetto di Napoli, nel commentare i disordini registrati in piazza Bellini, al seguito dei quali tre attivisti della rete antifascista sono stati fermati e portati a Poggioreale, dove hanno trascorso la notte. "I poliziotti sono stati aggrediti e cinque autovetture sono state danneggiate. Aggredire gli agenti è reato e chi si rende protagonista di questi atti va punito". 

Da quello che è stato possibile ricostruire, nella serata di domenica 14 giugno gli agenti di polizia hanno effettuato controlli su un gruppo di persone che consumavano in un bar. Su tre persone, due avrebbero mostrato i documenti, mentre il terzo avrebbe affermato di non averli con sè. Da quel momento, non è chiaro che cosa sia successo. I video, girati in un momento successivo, mostrano i poliziotti fare entrare i tre in una volante, attorniati da decine di persone che protestavano contro un provvedimento ritenuto fuori misura. 

La Questura sostiene che i tre fermati avrebbero minacciato e offeso gli agenti, alcuni dei quali sarebbero rimasti feriti, oltre ad aver danneggiato alcune vetture d'ordinanza. Di tutt'altro tono, invece, la ricostruzione dei centri sociali, in primis Insurgencia, i quali sostengono che le forze dell'ordine avrebbero usato modalità poco ortodosse e fuori misura nei confronti di persone che stavano semplicemente consumato una birra in un bar. 

Valentini, come era prevedibile, ha sottoscritto la versione della Questura: "La ricostruzione è stata fatta dalle forze dell'ordine che erano in piazza Bellini. Ci sono dei video che lo dimostrano, oltre ai danni evidenti sulle volanti". Appare quantomeno singolare, però, che a ricostruire ufficialmente quanto accaduto sia una delle parti in causa, la polizia appunto. Intanto, si attendono notizie in merito alla conferma o meno dell'arresto dei tre attivisti. 

Silenzio, fino a questo momento, da parte di Luigi de Magistris, così come non hanno proferito parole ufficiali i rappresentanti istituzionali "vicini" a Insurgencia come l'assessore al Turismo Eleonora De Majo, Pietro Rinaldi, capo di Gabinetto in Città metropolitana e Ivo Poggiani, presidente della III Municipalità. Decisa, invece, la posizione di Egidio Giordano, assessore alle Politiche sociali della III Municipalità: "I ragazzi stanotte sono stati portati a Poggioreale nonostante non abbiano fatto assolutamente nulla di grave. Questa volta a raccontare come sono andate davvero le cose ci sono decine di video girati con i cellulari da persone che si trovavano per caso a piazza Bellini. La loro libertà è la libertà di ognuno di noi".  

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