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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mugnano di napoli / Via Napoli

Mugnano: "No ai rifiuti stabilizzati per chiudere la discarica di Chiaiano"

Incontro nella sede dell'ass. Napoli Nord con l'amministrazione locale per discutere di questo nuovo spettro. "La ricomposizione ambientale si deve effettuare con il solo terriccio"

Si torna a parlare della discarica di Chiaiano, che nei comuni a nord di Napoli resta un argomento scottante e sempre all’ordine del giorno: La sede dell’associazione “Napoli Nord” di Mugnano ha ospitato giovedì sera una riunione a cui hanno partecipato anche il Sindaco Giovanni Porcelli e i consiglieri comunali Romualdo, Verrazzo e Porri oltre ad alcuni tecnici del settore smaltimento rifiuti.

Tema dell’incontro: "Piano Regionale dei Rifiuti e prospettive dei territori a nord di Napoli".
Oltre a ribadire il rigetto del Piano Regionale dei Rifiuti che propone l’incenerimento dei rifiuti e non punta sulla raccolta differenziata (che invece vede Mugnano come esempio nazionale), dagli interventi è emersa la chiara intenzione di opporsi a qualsiasi altra apertura di discariche nell’area di Marano e Chiaiano.

Il SOSPETTO DI UNA CHIUSURA CAMUFFATA - “Purtroppo – si legge in una nota inviata dai presenti alla riunione – le notizie che ci giungono a mezzo stampa ci preoccupano non poco sull’eventualità di un utilizzo della vecchia discarica già chiusa a fine anno 2011. Coloro che oggi vogliono far passare per una “corretta chiusura definitiva” quella effettuata con l’utilizzo di rifiuto  stabilizzato (trattato nello Stir)  mentono e sanno di mentire: per una corretta “ricomposizione ambientale” bisogna utilizzare materiale inerte (terriccio), senza altri rifiuti, così come già prospettato con impegni precedenti. Ci moblitermo affiché siano scongiurati ulteriori disagi per Mugnano e i paesi limitrofi. E' nostra intenzione organizzare a breve una manifestazione nella Villa Comunale di San Lorenzo a Mugnano, alla quale inviteremo competenze politiche e tecniche con le quali interloquire. Chiediamo inoltre la collaborazione di comitati, associazioni, partiti e di tutti i cittadini che si sono già impegnati in questa lotta: purtroppo ciò che sembrava avviato verso una soluzione necessita ancora del nostro impegno, dell’impegno di tutti”.

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