I “furbetti” marcavano e andavano al bar o a giocare al lotto

Emergono i primi dettagli sull'inchiesta contro l'assenteismo che ha coinvolto 30 dipendenti del comune di Boscotrecase di cui 23 sono stati sottoposti a misura cautelare. Dettagli sconcertanti per le dinamiche che si erano create all'interno dell'ente di via Rio. Le telecamere di sorveglianza piazzate dai carabinieri hanno ripreso scene imbarazzanti confermate poi dai pedinamenti dei militari. I casi più eclatanti riguardano alcuni vigili urbani protagonisti di condotte stigmatizzate nell'ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Torre Annunziata, Giovanni De Angelis. In alcuni casi i militari hanno osservato per esempio che c'erano dipendenti che andavano a Pompei a prendere il caffè e a leggere il giornale dopo aver marcato mentre altri che andavano al mercato della frutta. C'era chi andava in ricevitoria a giocare al lotto mentre qualcun altro andava a fare la spesa per il supermercato del figlio.

C'era chi addirittura aveva provato a carpire informazioni dai carabinieri di Trecase utilizzando degli stratagemmi o facendo valere proprie conoscenze personali. Era stata, infatti, notata la presenza di alcuni militari in borghese nei pressi del comune e per un momento qualcuno ha provato anche a scoprire dove fossero le telecamere ma nonostante questo i “furbetti” continuavano a coprirsi a vicenda e a truffare l'ente. Le indagini hanno mostrato come si fossero costituite vere e proprie coppie o terzetti di dipendenti che facevano “squadra” e si coprivano vicendevolmente e marcavano per i loro “compari”. I video delle telecamere di sorveglianza hanno potuto dimostrare come in media un dipendente, nei due mesi di monitoraggio tra febbraio e marzo 2016, abbia truffato almeno una decina di volte con picchi di 38 episodi. In totale sono 296 gli episodi di assenteismo mente 181 le false attestazioni per assentarsi.