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Cronaca

Coronavirus, il discorso di De Luca: "Se teniamo ai nostri cari serve l'aiuto di tutti"

Lungo video del governatore sull'emergenza Covid-19. Sospeso il concorso per i Centri per l'Impiego. Pugno duro sui gestori dei locali che non seguono l'ordinanza. Entro sette giorni raddoppieranno i posti letto in terapia intensiva

"Trovo utile dare un'informazione continua e aggiornata sulla situazione coronavirus in atto. La cosa migliore è dare spiegazioni di cosa si stia facendo". Inizia così il lungo video trasmesso sui social network con cui il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha affrontato oggi l'argomento epidemia Covid-19.

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"Voglio spiegare innanzitutto il senso delle decisioni del governo e quindi delle regioni. O sviluppiano un'attività di prevenzione di massa, oppure avremo un'ospedalizzazione dei pazienti. Sarà una situazione drammatica perché non potremo ospitare tutti.
Isolamento domiciliare di chi ha sintomi e non. Il Governo ha quindi bloccato le attività per due settimane, si bloccano gli spostamenti dalla Lombardia e dalle province più a rischio, il tutto per alzare un muro che impedisca la diffusione del contagio. Se l'operazione non riesce sarà ospedalizzazione, si dovrà decidere chi ricoverare in terapia intensiva chi ha il coronavirus o avrà fatto un incidente".

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Arrivi dal Nord, isolamento obbligatorio di 2 settimane

"Il governo ha firmato un decreto per bloccare le partenze dalla Lombardia e dalle province della zona rossa. C'è stata però la corsa a tornare al Sud. Da qui il provvedimento nella nostra ordinanza: chi viene dal Nord deve essere identificato, e obbligatoriamente trascorrere due settimane a casa in isolamento. Dovranno avere il senso di responsabilità di segnalare il proprio arrivo all'Asl di appartenenza. Per questi cittadini, e tutti gli altri, o anche quando non c'è, bisogna segnalare la propria presenza domiciliare al medico di famiglia. Non andiamo subito al pronto soccorso".

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Sospeso il concorso per i Centri per l'Impiego

"Sono in corso in Campania due concorsi, il Piano per Lavoro per 10mila giovani, a partire da 3mila posti, e le 650 assunzioni nei Centri per l'Impiego. Il primo si è concluso, abbiamo solo 15 persone che hanno fatto ricorso al Tar che svolgeranno una prova tra il 27 e il 28 marzo.
Il secondo vede partecipare 61mila concorrenti. Per ora 1547 partecipanti hanno fatto le prove, tra essi 5 venivano dal Nord ma non da Zone rosse, e comunque hanno svolto le prove in una sala separata alla presenza di infermieri. Per tutti i concorsi c'era un drappello della polizia per controllare le distanze dei banchi, che erano a quasi due metri. C'era un gazebo dell'Asl con due infermieri e un medico. Abbiamo avuto disinfezioni dei bagni prima e dopo ogni prova. Insomma, abbiamo garantito il massimo della sicureza possibile.
Per quanto riguarda il secondo concorso, per dare tranquillità a tutti, abbiamo deciso di sospenderlo per ragioni prudenziali. Questo anche per utilizzare le forze mediche anche in altre emergenze. Era necessario concludere il primo concorso, serviva personale ai comuni anche per controllare le ordinanze sul Covid-19, era importante quanto le assunzioni che stiamo facendo in ambito sanitario".

Locali, pugno duro: o si rispetta l'ordinanza o verranno chiusi

"Parliamoci con chiarezza e buonsenso. Si sta facendo un tentativo estremo per bloccare la diffusione del contagio, alzare un muro per frenarlo. Questa operazione ha un senso se c'è responsabilità da parte di tutti i cittadini. Posso dire con gran semplicità, mai possibile che per due settimane di chiusura dobbiamo registrare comportamenti irresponsabili? Abbiamo perciò deciso la chiusura di locali pubblici, di eventi che prevedono assembramenti, di palestre e piscine, non dei centri di riabilitazione. Registriamo ancora posizioni irresponsabili da parte di gestori di pub e di bar. Si possono tenere aperti se i clienti sono seduti al tavolo e alla distanza di un metro. Nella realtà sta venendo violato continuamente. Sabato notte i baretti a Napoli e nella regione erano gremiti. Possibile, gestori, che per guadagnare 100 euro in più correte il rischio di perderne 10mila tra due settimane? E poi ai ragazzi: possibile che per due settimane non possiamo cambiare le nostre abitudini e avere comportamenti responsabili? Diventa incomprensibile continuare in comportamenti che andavano bene quando non c'era l'emergenza. Ora dobbiamo bloccare il contagio e non guarderemo in faccia a nessuno. Se la situazione è quella della notte scorsa allora faremo ordinanze di chiusura. Non si può scherzare su questo. Se Dio non voglia esplode l'emergenza negli ospedali rischiamo davvero di farci male.

Movida e ordinanza Covid-19, controlli e denunce

La scuola e il lavoro in generale

"In alcune realtà i docenti hanno impegnato i ragazzi a fare attività al di fuori del Comune dov'è collocato l'istituto scolastico. Questo è vietato. Lo dico per i docenti e per le famiglie. Non mandate i ragazzi in giro a fare seminari e verifiche e cerchiamo di capire cosa si può fare utilizzando moderne tecnologie.
Stiamo valutando alcune situazioni specifiche. Il personale scolastico ci dice: non facciamo nulla, perché dobbiamo viaggiare nei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro? Valuteremo, perché ci sono anche attività che vengono fatte dalle scuole in collegamento telematico con gli studenti.
Per quanto riguarda gli altri lavori, è naturale che nella pubblica amministrazione si vada a lavorare perché non si possono bloccare le attività dello Stato. Ci sono varie attività sotto esame, come quella dei divulgatori scientifici che vanno in giro per gli studi medici. È un esempio".

Cosa si è deciso per le terapie intensive

"In Lombardia i posti letto sono quasi tutti coperti e il Ministero della Salute ci ha chiesto di raddoppiare i posti letto in terapia intensiva. Abbiamo avuto lunghe riunioni per individuare gli ospedali, ma passeremo dai 320 ai quasi 800. Spenderemo 30 milioni di euro. Questa operazione va fatta il più rapidamente possibile. Vogliamo farlo in una settimana per avere i reparti pronti anche in caso di emergenza drammatica. Per quanto riguarda i lavori edili, impiegheremo solo una settimana. Però ci sono i problemi da risolvere di personale e strumenti tecnologici. Stiamo lavorando coi direttori generali per avere un cronoprogramma reale di questo incremento posti letto. Dobbiamo innanzitutto ragionare sulle specialità mediche necessarie. Complessivamente ci servono 1600 unità tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Stiamo ragionando con le scuole di specializzazione, e lavoreremo nelle prossime ore per contratti a tempo determinato nelle branche di nostro interesse. Lavoreremo anche per lo scorrimento delle graduatorie dove sono ancora aperte. Tutte queste operazione vanno fatte ad horas e non con i tempi della burocrazia italiana, ci muoviamo nell'ambito di poteri commissariali che ci sono stati assegnati, andremo avanti subito.
Per quanto riguarda le tecnologie, ci servono apparati tecnologici per portare ossigeno a ogni posto letto. Ci sarà una gara nazionale martedì 10 ma abbiamo dato indicazioni di procedere comunque a prescindere, poi si vede con le forniture nazionali. Stiamo lavorando anche per un approvvigionamento prudenziale di farmaci a sostegno delle terapie per i paziendi di Covid-19 ed abbiamo chiesto all'Iss di accreditare altri laboratori oltre che quello del Cotugno, così da fare prima. I laboratori saranno al Ruggi e al Moscati innanzitutto, dove siamo già pronti".

L'appello finale alla responsabilità

"Più informiamo, più cresce il livello di serenità e consapevolezza dei cittadini. In conclusione però: se non c'è senso di responsabilità faremo fatica a sconfiggere il contagio. Lo sconfiggeremo comunque, ma un conto e farlo in due mesi, un conto è trascinarsi il problema a lungo per mesi e mesi. Allora la mia raccomandazione è questa. Che ciascuno di noi sia responsabile e consapevole molto di più. Non soltanto per quanto riguarda l'igiene personale, ma anche nei rapporti con le persone. Limitiamo le frequentazioni sociali. Sono due settimane soltanto. E poi non abbiamo imbarazzo nel rifiutare la stretta di mano. Alziamo le mani, spieghiamo a tutti che si deve essere prudenti. Non abbiamo imbarazzo a chiedere ai nostri amici e familiari delle loro frequentazioni. Vedrete, se ci sarà attenzione generali noi conterremo e limiteremo il problema. Il mio è un appello a essere tutti consapevoli che il problema è serio. Abbiamo bisogno dell'aiuto di ogni cittadino. Cambieremo le nostre abitudini, ma è importante se abbiamo a cuore la vita dei nostri cari. Non perdiamo la testa però. Il problema c'è e lo stiamo affrontando con l'organizzazione e la serietà necessaria".

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