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Cronaca

"Detroit come Napoli": ragazzina killer, anche Dagospia cede allo "sputtanapoli"

"Bang! Bang! Detroit come Napoli": comincia così un articolo del blog di Roberto D'Agostino che racconta la vicenda di una 20enne afroamericana che estrae un'arma dagli shorts e spara al conducente di un'auto

E anche Dagospia cede alla tentazione dello "sputtanapoli". Il blog di Roberto D'Agostino, solitamente piuttosto attento ai media e alle loro rappresentazioni eventualmente fuorvianti e luogocomuniste del capoluogo partenopeo, si è ieri lanciato in un "attacco" (inteso nel senso giornalistico di incipit) di guisto quantomeno dubbio: "Bang! Bang! Detroit come Napoli".

L'articolo è sulla vicenda di una ragazza afroamericana di neanche 20 anni, che estrae un'arma dagli shorts e spara al conducente di una vettura (miracolosamente sopravvissuto). Teatro dell'episodio da guerriglia urbana la sempre più degradata Detroit, malfamata nelle sue periferie già malfamata da decenni e adesso – dopo la crisi del 2008 – città fantasma abbandonata al più inquietnate degrado.

La similitudine con Napoli, forse buttata lì per via della cosiddatta "paranza dei bambini" che si contende le rovine di quella che era la storica spartizione camorristica della città, appare mai come questa volta particolarmente forzata. Perché Napoli, e non una qualsiasi altra città del mondo – o eventualmente d'Italia – in cui pure episodi del genere hanno luogo?

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