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Cronaca Mugnano di napoli / Via San Lorenzo

Da Mugnano a Kobane contro l'Isis: incontro con l'attivista Egidio Giordano

La resistenza curda raccontata in un incontro con un attivista del territorio che quest'anno è stato più volte in Siria. Appuntamento in Villa "Miriam Makeba" il 24 giugno alle 19

Raccontare la resistenza di Kobane, attraverso la voce e l'esperienza di Egidio Giordano, attivista di Mugnano che durante quest'anno è stato più volte in Siria per supportare la battaglia contro l'Isis dei partigiani e delle partigiane curdi. Questo lo scopo dell'incontro promosso a Mugnano, presso la Villa Comunale "Miriam Makeba" di via San Lorenzo, per il 24 giugno alle 19, dal Comitato Civico Cambiamo Mugnano.

"A partire dal suo racconto - spiegano i promotori - e dalla sua stessa esperienza vogliamo cogliere l'occasione per costruire un patto di amicizia tra il nostro comune e la stessa Kobane".

"Come molti sapranno - spiega ancora il Comitato mugnanese - questo è stato un anno caratterizzato dall'espansione politica e militare di quella formazione jihiadista conosciuta in occidente come Isis, ma anche l'anno della straordinaria resistenza degli uomini e delle donne del Rojava che hanno respinto e stanno respingendo gli islamisti fuori dal proprio territorio, per difenderne l'autonomia, la democrazia, la parità di genere e il cosmopolitismo religioso.
Questa resistenza non ha trovato alcun appoggio esplicito delle potenze occidentali, nonostante la retorica antiterroristica di cui si fregiano tutti i governi. Tuttavia ha trovato la solidarietà di tanti e tante attiviste che si sono recati al confine turco-siriano per esprimere solidarietà e complicità con questa vicenda straordinaria. Ecco perchè è necessario costruire ponti di solidarietà e forme di riconoscimento politico di quello che hanno fatto non solo per loro stessi ma per l'intera umanità le partigiane e i partigiani del Kurdistan siriano. Ecco perchè bisogna lavorare per la diffusione delle narrazioni di chi è stato concretamente su quei territori e ha conosciuto da vicino quell'esperimento rivoluzionario.
Il Rojava ha tanto da insegnare a tutti quei territori che si pongono il problema della democrazia e della decisione politica, perchè da ormai da due anni sperimenta nei tre cantoni da cui è formato una forma di autogoverno e di democrazia radicale davvero interessante e di cui si può avere contezza leggendo gli articoli della carta dei diritti.
Il nostro territorio è uno di quei territori che negli anni è stato espropriato del diritto alla decisione politica. Ecco perché riteniamo che questa esperienza possa essere per noi particolarmente illuminante e formativa".

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