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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pompei

Pompei crolla, l'amara ironia dei commenti su Twitter

A pezzi gli scavi, a pezzi l'Italia. Questo il leitmotiv dei commenti social a proposito dell'ennesimo crollo registratosi nelle rovine romane. Sarcasmo per tutti: da Bray ad Emanuele Filiberto

L'ennesimo crollo negli scavi di Pompei ha scatenato un ironico vespaio su Twitter. La metafora è facile ma allo stesso tempo amaramente azzeccata: crolla Pompei così come crolla l'Italia.
Tra i vari “interventi urgenti” del ministro ai Beni Culturali Massimo Bray, qualcuno ne chiede uno in particolare: le dimissioni. “Siamo il paese che ha i più alti costi della politica e lasciamo crollare a pezzi Pompei”, scrive Mauro. Reve aggiunge: “Pompei è stata portata alla luce per essere affossata”. Michele invece lancia un'idea: “Ma cosa aspettate a sequestrare gli scavi e dare tutto in mano ai giapponesi e ai tedeschi?”

C'è poi chi ironizza sulla recente carica affidata al principe Emanuele Filiberto di Savoia, neo “ambasciatore di Pompei nel mondo”. Alla notizia del crollo, infatti, Mauix78 dice: “Tranquilli abbiamo il principe Emanuele Filiberto”. Altro che “Grande Pompei” - progetto che prevede oltre 100 milioni di euro per interventi negli scavi – Mario suggerisce a Bray di chiamare, piuttosto, il progetto “Grane Pompei” e aggiunge: “Cave canem e in bocca al lupo”. Nei tweet ci finisce anche l'ex ministro Sandro Bondi che, per i crolli di Pompei del 2010 si dimise dal dicastero dei Beni Culturali.

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