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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Nola

Nola, cede parete del villaggio preistorico. Le reazioni: "Prevedibile"

Spostamento delle tettoie di copertura delle capanne. Il presidente dell'associazione culturale Meridies: "Scritta un'altra pagina nera nella storia della tutela dei beni culturali del nostro territorio"

Una parete della sezione di scavo del villaggio preistorico di Nola ha ceduto nella giornata di ieri provocando lo spostamento delle tettoie di copertura delle capanne.

La conferma è arrivata dall'associazione culturale Meridies, impegnata da anni nella sensibilizzazione delle istituzioni per riportare alla luce quello che potrebbe essere l'unico villaggio dell'età del bronzo antico ritornato alla luce.

Il cedimento, secondo quanto ha riferito l'ex presidente dell'associazione, Angelo Amato De Serpis, potrebbe aver distrutto completamente l'unica delle due capanne che erano visibili fino al giugno scorso. "Da un anno e mezzo - ha spiegato De Serpis - il villaggio è stato chiuso al pubblico a causa dell'innalzamento di una falda acquifera, che probabilmente ha influito sul cedimento. Lo smottamento di terreno potrebbe aver schiacciato una delle due capanne visibili. Ma data la presenza dell'acqua è impossibile verificare quanto c'é sotto al fango".

Per l'attuale presidente dell'associazione, Michele Napolitano, è stata scritta "un'altra pagina nera nella storia della tutela dei beni culturali del nostro territorio". "Gli sforzi della nostra associazione - aggiunge Giuseppe Vecchio della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei - non sono serviti ad evitare quanto da tempo si temeva. Abbiamo perso probabilmente in modo definitivo la 'Pompei della Preistoria'".

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