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Corteo in mare nel golfo di Napoli: "In galera chi non soccorre i migranti"

"Provo vergogna nell'essere rappresentato da questo Governo, che decide di lasciare morire persone in mare e decide di arrestare una donna che, invece, le ha salvate". Con queste parole, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha dato il via al primo corteo in mare in solidarietà ai migranti che soffrono nelle acque internazionali e a Karola Rakete, il capitano della Seawatch 3, arrestata questa mattina dopo aver forzato il blocco nel porto di Lampedusa per consentire il soccorso ai 40 profughi, ormai, allo stremo che trasportava da giorni. 

Al corteo hanno preso parte, oltre alla Giunta comunale, imbarcazioni di privati cittadini e quelli di diverse Ong, tra cui Mediterranea, Amnesty International, Action Aid e Sos Mediterranee. "Il Paese dovrebbe chiedere scusa ai migranti lasciati in mare - rincara la dose il primo cittadino - Karola ha fatto quello che avrebbe fatto chiunque sia rimasto umano. Napoli, oggi, si schiera, siamo partigiani in questa battaglia. Arriverà il giorno in cui i Governi verranno processati per questi atti e qualcuno sarà arrestato". 

Circa trenta le imbarcazioni che sono partite dal Molosiglio e hanno raggiunto l'altezza di Palazzo Donn'Anna, per poi fare ritorno alla base. Dai natanti sono stati esposti cartelli di solidarietà e bandiere della pace.  

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