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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Arrestato fedelissimo del boss Iovine

Corrado De Luca, braccio destro di Antonio Iovine, una delle due primule rosse del clan camorristico dei Casalesi (l'altra è Michele Zagaria), è stato arrestato ieri stasera dai carabinieri di Caserta. Era latitante in casa sua

Corrado de Luca, è stato arrestato ieri stasera dai carabinieri di Caserta: stava trascorrendo la latitanza a casa sua, in un appartamento di San Cipriano d'Aversa. Deve scontare una condanna a nove anni di reclusione emessa nei suoi confronti nel maxi processo ai Casalesi, il cosiddetto processo Spartacus. La cattura del latitante è avvenuta nell'ambito di una operazione coordinata dai pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro e Alessandro Milita.

De Luca è il braccio destro di Antonio Iovine, una delle due primule rosse del clan camorristico dei Casalesi, l'altra è Michele Zagaria.

De Luca, considerato un 'fedelissimo' di Iovine, detto " o ninno", inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia, è stato localizzato dai carabinieri del Nucleo Operativo del comando provinciale di Caserta in un appartamento di San Cipriano d'Aversa, una delle due roccaforti della potente organizzazione.

Accortosi della presenza dei carabinieri, il latitante ha tentato la fuga attraverso una finestra, ma i militari, che avevano circondato l'intero edificio, lo hanno bloccato senza difficoltà. L'uomo, che non era armato, non ha opposto resistenza. De Luca era stato condannato a nove anni di reclusione il 19 giugno 2008 dalla prima sezione della Corte d'Assise di Napoli, nella sentenza di appello al processo Spartacus.

In quella circostanza i giudici confermarono i sedici ergastoli decisi in primo grado agli esponenti di vertice del clan dei Casalesi, tra cui Francesco Schiavone, detto 'Sandokan', Francesco Bidognetti detto 'Cicciotte e Mezzanotte' e i latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine, ricercati dalle forze dell'ordine da circa quindici anni. Agli altri otto imputati, tra cui Corrado De Luca, furono confermate pene dai due ai venti anni. Poche settimane fa, la corte di Cassazione ha confermato tutte le condanne a carico dei principali boss dell'organizzazione camorristica.

All'arresto di De Luca viene attribuito un grande significato: gli investigatori, infatti, confidano di trarre da questa operazione importanti indicazioni per individuare gli altri latitanti eccellenti della camorra dei Casalesi.
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