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Cronaca Ercolano

Scarcerazioni per Covid, la denuncia del sindaco di Ercolano: “Usciti elementi di spicco dei clan”

L'allarme di Ciro Buonajuto. Lettera al prefetto scritta insieme alla Federazione antiracket italiana

Le scarcerazioni eccellenti a causa dell'emergenza Coronavirus nelle carceri coinvolgono anche Ercolano. Alcuni elementi di spicco dei clan del posto sono stati messi provvisoriamente ai domiciliari. Si tratta di coloro che per diverso tempo hanno imposto il pizzo alle attività commerciali cittadine. A denunciarlo è il primo cittadino, Ciro Buonajuto che ha scritto al prefetto insieme alla Fai, Federazione antiracket italiana. Il timore del sindaco è che si possa ristabilire quel clima di terrore che solo un moto di ribellione di tutti i commercianti era riuscito a spezzare permettendo centinaia di arresti e facendo nascere quello che venne ribattezzato il “modello Ercolano”.

Le parole di Buonajuto

Tra le scarcerazioni avvenute in questi giorni, alcune riguardano anche elementi di spicco dei clan operanti sul nostro territorio, già arrestati e condannati anche grazie a commercianti e imprenditori che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alla camorra. Insieme al presidente della Fai Antiracket Ercolano, ho scritto al Prefetto di Napoli per chiedergli di mettere in atto tutto quanto in suo potere per evitare che queste scarcerazioni possano creare le condizioni per una recrudescenza di reati sul nostro territorio. Non sta a noi giudicare il provvedimento attraverso il quale si è proceduto alla scarcerazione di questi elementi, ma favorire la ricostituzione delle cosche locali, dopo tanti anni di dolore, lavoro e sacrifici, sarebbe un peccato imperdonabile.

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