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Cronaca

Coronavirus: la Regione chiude barbieri, parrucchieri e centri estetici

L'ultimo atto amministrativo sull'emergenza è di Palazzo Santa Lucia. Nella notte la corsa ai supermercati dopo l'allargamento della Zona rossa a tutta Italia annunciato da Conte

"Ho disposto con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, la chiusura degli esercizi pubblici di barbiere, parrucchiere, centri estetici. Ecco l’ordinanza.". Con questo messaggio il governatore della Campania Vincenzo De Luca presenta la nuova ordinanza regionale a contrasto dell'epidemia di Covid-19.

"È disposta, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, su tutto il territorio della regione Campania la sospensione delle seguenti attività - recita il testo - negozi di barbiere, parrucchiere, centri estetici". La mancata osservanza è punita a sensi dell'articolo 650 del codice penale, cioè il seguente: "Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro".

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"La presente ordinanza è notificata ai Sindaci e ai Prefetti ed è trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute - è la conclusione dell'ordinanza - La presente ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e pubblicata sul BURC".

La corsa ai supermarket

Non sono poche infatti le persone che stamane si sono recate da barbieri e parrucchieri forse intuendo quello che sarebbe accaduto. Una situazione comunque diversa dalla singolare corsa, avvenuta la scorsa notte, ai supermercati, i quali non chiuderanno in ogni caso se non di sabato e domenica.

Un assalto nato subito dopo l'annuncio di Giuseppe Conte dell'allargamento della Zona rossa del Covid-19 a tutta Italia. E al quale hanno partecipato anche i calciatori del Napoli Fernando Llorente, Josè Callejon e David Ospina.

Supermarket e Asl, persone in fila al loro esterno

Il commento di de Magistris e quello di De Luca

Per il sindaco di Napoli Luigi de Magistris la corsa ai supermercati è stato un episodio "assurdo". "È vietata e punita con la chiusura del supermercato - ha proseguito - così come è vietato ogni altro tipo di assembramento e di concentrazione di persone". "Si devono rispettare le norme - ha concluso - e così saremo tutti più sicuri e si abbasserà il rischio di contagio e potremo ritornare prima alla normalità.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha invitato alla calma con un appello "a non agitarsi". "Problemi di approvvigionamento non ce ne sono - è la sua conclusione - Il Governo sta facendo il suo dovere".

Il commento integrale del sindaco

Il commento integrale del governatore

Assalto ai market in tutto il Paese, precisazioni da Palazzo Chigi

Ieri sera, dato che la corsa ai supermercati si era verificato col passare dei minuti in tutta Italia, da Palazzo Chigi sono filtrate precisazioni: "Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c'è anche la spesa per generi alimentari". La limitazione ai movimenti delle persone, estesa questa sera a tutto il territorio nazionale, non riguarda naturlamente quindi la necessità di uscire di casa per andare a fare la spesa.

SCUOLA: CHIUSURA PROROGATA FINO AL 3 APRILE

"IO RESTO A CASA", IL NUOVO DECRETO EMERGENZIALE

Il Dpcm nelle parole del presidente del Consiglio

"Capisco gli italiani e le difficoltà che stanno avendo nel cambiare le proprie abitudini. Lo farebbero col tempo, purtroppo però non c'è tempo, la crescita dei contagi è importante, dei ricoverati e anche ahimé dei deceduti". "Le nostre abitudini quindi vanno cambiate ora, subito, per i nostri cari. Da qui la decisione di adottare misure ancora più forti e stringenti", è stata la premessa del premier.

"Il provvedimento che sto per firmare si chiamerà 'Io resto a casa'. Saranno da evitare gli spostamenti a meno che non siano motivati da tre specifiche circostanze. Ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute. Ci sarà anche un divieto di assembramento anche all'aperto". "Credetemi non è facile adottare queste misure, mi rendo conto della gravità, ma dobbiamo proteggere tutti noi e le persone più fragili e vulnerabili".

"Anche per lo sport, non consentiremo vengano usate le palestre per attività sportive e abbiamo sospeso ogni campionato sportivo compresi quelli di calcio". "Le scuole e le università resteranno chiuse per tutta la durata delle misure previste, cioè fino al 3 aprile".

l Dpcm andrà in gazzetta questa sera e le misure saranno in vigore da domani mattina martedì 10 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020. Parimenti la sospensione delle scuole è adottata fino al 3 aprile in tutta Italia, per le scuole di tutti gli ordini e grado e per le università.

Non è prevista - lo ha specificato lo stesso Conte - una limitazione dei trasporti pubblici.

Palazzo Santa Lucia sul Dpcm

"Il Governo ha preso misure rigorose. Prendiamo atto che sono state accolte le sollecitazioni che avevamo avanzato da giorni e ancora questa mattina, e che riteniamo indispensabili, come la chiusura serale dei locali pubblici.
Valuteremo all'attenta lettura del decreto se ci sono ulteriori misure da prendere a tutela dei cittadini della Campania.
Prendiamo atto dell'allargamento dell'area in cui saranno in vigore misure di emergenza, consentendo quindi l'estensione del sostegno - dagli incentivi alla tassazione e agli ammortizzatori sociali - all'intera Italia, e quindi alla Campania". Così il governatore Vincenzo De Luca poco dopo la conferenza stampa del premier.

L'ULTIMO BOLLETTINO DELL'UNITA' DI CRISI

I numeri del contagio in Campania. Quattro morti

L'Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania "comunica che nel pomeriggio odierno sono stati esaminati 65 tamponi, di cui 8 positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell'Istituto Superiore di Sanità". In Campania, in totale ci sono a questo punto 128 persone positive e due guariti.

Quattro i decessi. Hanno perso finora la vita un uomo di Mondragone di 47 anni, un 80enne di San Prisco, un'anziana di Ottaviano e la sorella di un attore che ha recitato in Gomorra 3 e 4, la cui salma è rimasta per 24 ore in casa a Napoli, nel borgo Sant'Antonio, prima di essere portata via.

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