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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, il bollettino dell'Unità di Crisi: 1582 positivi in Campania

Rispetto al bollettino precedente si registrano 128 nuovi positivi

L'Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 ha diffuso, alle 22, il nuovo bollettino sui tamponi effettuati in data odierna.

Il totale di quelli analizzati oggi è di 865, con 128 positivi. Il totale complessivo dei positivi è quindi 1582​​, su 10593 tamponi effettuati.

Il bollettino precedente

Nel dettaglio la situazione in tutti gli ospedali della Campania in cui avvengono le analisi:

- Ospedale Cotugno di Napoli: 190 tamponi esaminati, 19 dei quali risultati positivi
- Ospedale Ruggi di Salerno: 302 tamponi esaminati, 53 dei quali risultati positivi
- Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta: 48 tamponi esaminati, 4 dei quali risultati positivi;
- Ospedale Moscati di Aversa: 57 tamponi esaminati, 1 dei quali risultato positivo
- Ospedale Moscati di Avellino: 78 tamponi, 36 dei quali positivi;
- Ospedale San Paolo di Napoli: 27 tamponi esaminati, 3 dei quali positivi;
- Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli: 100 tamponi esaminati, 5 positivi;
- Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola: 63 tamponi, 7 dei quali positivi.

27 marzo bollettino-2

L'intervento integrale di Vincenzo De Luca

L'intervento di De Luca nel pomeriggio

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva parlato, nel pomeriggio in diretta Facebook, fornendo un resoconto dell'attività a contrasto dell'emergenza.

De Luca ha definito la vicenda "come una guerra" in cui "emerge tutto il positivo e tutto il negativo della natura umana". "Tutti teniamo alla libertà, ma la prima libertà che va garantita è quella di vivere. E quindi le misure, anche severe, sono prese per garantire questa libertà. Bisogna limitare la libertà di circolazione per contenere il contagio. Ma grazie a Dio c'è senso civico incredibile, solidarietà e volontariato incredibile a cominciare dal personale sanitario a cui dobbiamo gratitudine per anni", sono state le sue parole.
De Luca si è detto consapevole che la vita sia diventata pesante e che "può subentrare sfiducia", ma "la battaglia sarà vinta" anche se non a brevissimo tempo.

 SALE A 98 UNITA' IL NUMERO DELLE VITTIME

Cardarelli, nuovi posti letto in terapia intensiva

L'algoritmo e il picco

De Luca ne ha parlato prima nella conferenza via social, poi ha sottolineato con un nuovo post l'aspetto scientifico del lavoro della Regione Campania: si sta usando un algoritmo per prevedere i contagi. "Col supporto degli esperti - ha spiegato il governatore sui social - lavoriamo aggiornando ogni due giorni, sulla base di un algoritmo, la previsione dei contagi, dei ricoveri e delle terapie intensive".

"Secondo le previsioni il picco ci sarà alla fine della prima settimana di aprile.  Bisogna essere pronti per quel giorni: avremo più di 3000 contagi. Garantisco che ce la facciamo, al netto delle forniture che devono arrivare. Dovremmo raggiungere 3/5 aprile un incremento di 80 100 contagi costante e dopo una settimana comincia curva discendente. Saremo pronti da qui a 10 giorni. Abbiamo fatto già un miracolo. Ottocento infermieri assunti, 419 in questi giorni, 188 oss, 104 medici, 160 specializzandi. Uno sforzo gigantesco".

Cardarelli, nuovi posti letto

Novità intanto sul fronte terapia intensiva. Al Cardarelli sono già stati ricoverati i primi due pazienti: è partito, oggi con loro, il reparto Covid-19 dell'ospedale.  L'inaugurazione dei posti letto è avvenuta così come programmato in risposta all'emergenza Coronavirus. Sono in totale quattro i nuovi posti letto di terapia intensiva, e si trovano nel Padiglione H. Secondo il cronoprogramma seguiranno altre attivazioni, a cominciare da altri due posti letto - sempre di terapia intensiva - ancora nel Padiglione H, e dalla prossima settimana altri due posti letto di terapia intensiva e 7 di terapia sub-intensiva nel Padiglione M.

La sperimentazione del farmaco: "Cauto ottimismo"

Procede bene anche la sperimentazione del Tocilizumab, farmaco usato in origine per contrastare l'artrite reumatoide, da qualche giorno invece utilizzato per limitare gli effetti più gravi del Coronavirus. Così il dottor Paolo Ascierto, cui si deve il protocollo di sperimentazione che ha avuto origine nella collaborazione tra Pascale e Cotugno: "Il protocollo avviato da AIFA per gli studi su tocilizumab nel trattamento della polmonite da COVID-19 ci ha dato buone speranze ma adesso dobbiamo avere pazienza e attendere i risultati della sperimentazione. I segnali di un possibile beneficio sono in aumento ma non avremo dati certi prima di qualche settimana. Cauto ottimismo...nel frattempo, noi ci siamo".

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