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Cronaca

Crescono i contagi in Campania: 1242 persone positive al Coronavirus

Primo rilevamento di giornata della task force della protezione civile

Arrivato il nuovo resoconto della Task force della protezione civile sui casi di Coronavirus in Campania. Il nuovo report fa segnare un totale di 1242 persone positive in tutta la regione. Nel corso della giornata di oggi, fino alle 19 e 30, sono stati trovate positive 43 persone a fronte dei 401 tamponi analizzati oggi. Al Cotugno di Napoli sono stati analizzati 294 tamponi di cui 24 sono risultati positivi. Al Ruggi su 59 tamponi esaminati, 12 sono risultati positivi. Mentre al Moscati di Aversa su 48 tamponi, sette sono risultati positivi. Mancano i dati di altri centri specializzati regionali. I test complessivi, stando a quest'ultimo rilevamento sono 8035.

Il post della Task force 

L'Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti report:

- Ospedale Cotugno: 294 tamponi esaminati di cui 24 risultati positivi;
- Ospedale Ruggi: 59 tamponi esaminati di cui 12 risultati positivi;
- Moscati Aversa: 48 tamponi esaminati di cui 7 risultati positivi.

Totale positivi di oggi: 43
Totale tamponi di oggi: 401
Totale complessivo positivi Campania: 1242
Totale complessivo test: 8035

I dati di Napoli 

È di 325 il totale dei positivi al Coronavirus a Napoli città. È quanto si legge nel resoconto giornaliero per la città di Napoli fornito dal Comune sulla base dei dati della Asl Napoli 1 Centro e aggiornato alle ore 12 di oggi, mercoledì 25 marzo.

I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA

Coronavirus, tutte le notizie

I casi sono aumentati di 19 unità rispetto ai 306 di ieri, ed in tutto sono 16 le persone decedute, due in più rispetto a ieri.

Sono 42 gli asintomatici (+3 rispetto a ieri), 85 i ricoverati in ospedale (2 in meno) di cui 9 in terapia intensiva (uno in meno), 224 le persone in isolamento a casa (+16 rispetto a ieri) e 42 i clinicamente guariti, uno in più rispetto alla giornata di ieri.

Napoli piange la morte del primo medico di famiglia ucciso dal Coronavirus

"Ciao papà. Hai messo la salute degli altri prima della tua. Hai continuato a lavorare come medico di famiglia fino all'ultimo, la tua passione più grande. Così come mi hai insegnato a vivere e come mi hai permesso di fare sempre, supportandomi sempre negli studi e nella carriera. Il virus ti ha portato via da noi in una settimana, senza darci il tempo di capire, realizzare. Io ero lontana e non ti vedevo da tanto a Roma per lavoro. Mi mancherai sempre e ogni giorno perché avevamo un rapporto simbiotico, unico e speciale: puro amore. Grazie per tutto, sei il mio angelo e il mio grande esempio di vita. Sarai sempre qui con me", è il post della figlia, Cristina Autore, giornalista televisiva. Gatenao Autore faceva studio al Vomero. 

Il grido d'allarme di De Luca 

Vincenzo De Luca ha indirizzato al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Ministro degli Affari Regionali e al Ministro per il Sud una lettera aperta che riceviamo e pubblichiamo, a cui fa seguito una tabella con tutte le carenze ospedaliere.

"La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia è gravemente fuorviante. Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica. I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di una espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità. La prospettiva, ormai reale, è quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud. Per noi è questione di ore, non di giorni. Abbiamo fatto con migliaia di operatori, sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude. Dobbiamo registrare il fatto che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo. Non si è compreso che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia. Il quadro riassuntivo, per noi, è contenuto in questo prospetto allegato. Dopo aver creato decine di posti letto nuovi per la terapia intensiva, rischiamo di non poterli utilizzare per mancanza di forniture essenziali. Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non è arrivato nulla. Questi sono i dati. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalmente chiara. So che la situazione è difficile per tutti. Non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo è assente. Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticità della situazione. Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realtà della cui complessità non è il caso di parlare oltre, e di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile. Permanendo questa nullità di forniture, non potremo fare altro che contare i nostri morti".

De Luca, ispezione analisi tamponi: "Piano perché si attenda massimo 24 ore"

TABELLA RIASSUNTIVA

QUADRO DELLE ATTREZZATURE

ATTREZZATURA

RICHIESTO

CONSEGNATO

VENTILATORI T.I.

253

0

VENTILTORI SUB INTENSIVA

350

0

CASCHI CPAP

1000

0

MASCHERE TOTAL FACE

2600

0

TUBI ENDOTRACHEALI

150000

0

QUADRO DEI DPI (FABBISOGNO SETTIMANALE)

DPI

RICHIESTO/SETT​.

CONSEGNATO

MASCHERINE FFP3

125000

450

MASCHERINE FFP2

125000

45000

GUANTI

250000

22000

OCCHIALI

1000

832

TUTE

50000

2000

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