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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

America's Cup, Worth: "Le regate non si spostano da Napoli"

Il manager americano, deus ex machina della manivestazione velica, sgombra il campo dagli equivoci e spiega al Mattino: "Anche senza Bagnoli, le regate si svolgeranno comunque nel capoluogo partenopeo"

L'allarme inquinamento a Bagnoli non ha di certo scalfito le certezze di Richard Worth, il manager americano presidente dell'Acea e vero "deus ex machina" dell'organizzazione dell'America's Cup di Vela.

Gli esami di laboratorio effettuati sulla colmata di Bagnoli, hanno evidenziato una situazione altamente inquinante, che rischia di diventare nociva per gli uomini e per l’ambiente. Difficile, dunque, pensare di svolgere in quelle acque le regate, ma l'eventuale spostamento della manifestazione velistica sul Lungomare di via Caracciolo o a Nisida, non farà in alcun modo cambiare idea agli organizzatori sulla scelta di Napoli, come spiega Worth nel corso di un'intervista concessa a Il Mattino:

Presidente, cosa pensa dell’allarme inquinamento che riguarda il sito di Bagnoli?

«Abbiamo l’impegno delle autorità locali. Ci hanno assicurato a tal proposito che l’area sarà pulita e sicura il più presto possibile, stanno lavorando intensamente e senza sosta per quest’obiettivo.È loro responsabilità, del resto, che l’area sia pronta per ospitare le regate».

È preoccupato? L’evento potrebbe saltare?

«Al momento non ho alcuna preoccupazione. Ancora quattro mesi ci separano dalla prima tappa delle World Series di Coppa America, mentre la seconda e ultima tappa è in programma a maggio 2013. Se dovessero emergere altri problemi su Bagnoli valuteremo soluzioni alternative, ma sempre a Napoli».

E l’inchiesta della magistratura? Per i pm la colmata è altamente inquinata.

«Ribadisco che in questo momento non ho alcuna preoccupazione perché siamo in contatto con le autorità locali che ci rassicurano in merito. E quindi noi seguiamo le loro indicazioni».

La sede della Coppa America dovrà essere necessariamente Bagnoli oppure l’Acea accetterebbe un’altra location, come ad esempio Nisida o il lungomare di via Caracciolo?

«Per noi è lo stesso, l’importante è che sia un grande evento. E che si faccia a Napoli. Il motivo per cui abbiamo scelto questa città è che noi vogliamo contribuire a ricostruire e migliorare la sua immagine. Ora peraltro, dopo la vittoria di mercoledì con il Villarreal, la squadra di calcio del Napoli è negli ottavi di Champions League e quindi tra le sedici migliori squadre d’Europa».
 

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