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Cronaca

Terra dei Fuochi, tre giorni di controlli interforze: il bilancio

Nel corso dell'operazione sono state identificate 37 persone, ne sono state sanzionate 12 e denunciate sei. Sette invece i sequestri effettuati per violazioni ambientali, tra discariche abusive e aziende

Vasta operazione congiunta nella "Terra dei fuochi" da parte di forze dell'ordine e dall'Esercito. Complessivamente, nel giro di tre giorni di perlustrazioni, sono state identificate 37 persone, ne sono state sanzionate 12 e denunciate sei. Sette invece i sequestri effettuati per violazioni ambientali, tra discariche abusive e aziende.

Nel dettaglio, nel territorio di Mugnano gli agenti hanno controllato le zone maggiormente esposte all'abbandono dei rifiuti, individuando e sottoponendo a sequestro una vasta area di circa 2mila metri quadrati, nella quale erano stati abbandonati rifiuti speciali di diversa natura, macerie di demolizione, pneumatici fuori uso e amianto, ma anche parti di veicoli, presumibilmente oggetto di furto, sezionati per il successivo illecito utilizzo delle parti meccaniche.
Polizia municipale e tecnici del Comune hanno messo in sicurezza la zona e rimosso i rifiuti.

L'operazione condotta sul territorio di Arzano, sulla linea di confine con il Comune di Napoli, ha prodotto quattro sequestri (due aziende, un autolavaggio per lavare mezzi pesanti, autotreni e bilici e un grande laboratorio di demolizione e riparazione di elettrodomestici). Nel dettaglio, presso l'autolavaggio - che occupa una superficie di circa 4mila metri quadri scoperti ed è munito di tre piste da 15 metri per il lavaggio e anche l'ingrassaggio del fondo dei mezzi pesanti - lavoravano, al momento dell'ispezione, tre persone, impegnate a ripulire i grassi dal fondo di altrettanti autocarri. Erano assenti i formulari e il registro per lo smaltimento dei rifiuti speciali (liquidi e fanghi) derivanti dal processo di lavaggio (i documenti di smaltimento si fermano al 2017). Assenti anche i documenti di gestione degli altri rifiuti presenti (composti di plastiche, olio minerale esausto). Accertata l'immissione illecita del refluo industriale (liquidi e fanghi), oltre alla gestione illecita dei rifiuti speciali: sono stati apposti i sigilli alle tre porte carraie di accesso all'area aziendale che potrà riprendere le attività quando avrà provveduto ad eliminare l'immissione illecita. Inoltre, è stata verificata la presenza di un contatore di elettricità manomesso. Durante il controllo di altre quattro ditte presenti nell'isolato, sono stati scoperti strumenti di lavorazione e, in particolare, un riparatore e demolitore di componenti elettromeccanici, elettrodomestici e simili, adoperati senza autorizzazione sanitaria e ambientale, nonché senza i contratti di recupero e smaltimento dei materiali e dei rifiuti.

Anche un capannone di circa duecento metri quadrati, contenente migliaia di parti di rifiuti di elettrodomestici, è stato sequestrato ed i responsabili denunciati per irregolarità edilizia e  il furto di energia elettrica, nonché per la gestione illecita dei rifiuti speciali e pericolosi derivanti dal processo di demolizione, riparazione, recupero e riutilizzo dei materiali.

Sono state sequestrate inoltre due aree di discarica di rifiuti speciali e pericolosi costituite da scarti di lavorazioni di officine e di cantieri edili, ma anche da pneumatici e guaine bituminose, nonché di due carrozzerie, di notevoli dimensioni, che svolgevano l'attività completamente al nero: una di ottocento metri quadri a San Pietro a Patierno ed una a Secondigliano, in un capannone di circa mille mq. A Quarto, invece, sono stati individuati due nuovi siti di abbandono di rifiuti, uno di pneumatici fuori uso ed uno di lastre di amianto. Infine, sono stati controllati venti trasportatori lungo le arterie sui confini comunali, uno dei quali è stato sanzionato per violazioni in materia ambientale.

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