Sigarette di contrabbando, a Napoli è illegale un pacchetto su due
I dati diffusi dalla Federazione Italiana Tabaccai sul fenomeno sono preoccupanti. Allarme anche dal ministero dell'Interno. Un terzo dei tabacchi illegali del Paese è venduto nella nostra regione
Un pacchetto di sigarette su due, a Napoli, è di provenienza illegale: a dare la misura della rinnovata portata del contrabbando sono le statistiche rese note dalla Federazione Italiana Tabaccai. Una recrudescenza d'illegalità che riporta la città indietro nel tempo, agli anni '70 e '90.
Cambiate le modalità operative, il contrabbando è di nuovo un fenomeno preoccupante. A sottolinearlo è anche il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico. Da un lato, per Bubbico, è allarme per un settore “su cui la criminalità organizzata alimenta le proprie strade e rilancia la sua attività”, dall'altro c'è il problema sanitario. Non solo elusione ed evasione fiscale quindi, ma anche commercio di prodotti potenzialmente pericolosi, fatti senza badare alle norme europee a tutela della salute dei consumatori.
“Le forze di polizia oggi sono impegnate a contrastare la riemersione di questo fenomeno”, spiega ancora il viceministro. Il presidente della Fit, Giovanni Risso, sottolinea: “Noi tabaccai siamo direttamente colpiti dal fenomeno con un sensibile calo di redditività”.
Nel 2013, in Campania, sono stati sequestrate oltre 40,8 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, denunciate 1.788 persone, di cui 96 arrestate, sottratti 77 automezzi e 23 immobili usati come depositi. La regione ospita il 34,32% del totale del contrabbando dell'intero Paese.