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Cronaca San giorgio a cremano

Armi ai terroristi, fermo convalidato: i coniugi di San Giorgio in carcere

Accusati di aver fornito armi a Libia e Iran, non avevano risposto alle domande del gip spiegando di voler prima approfondire gli atti dell'inchiesta

E' carcere per il 69enne Mario "Jafaar" Di Leva e per la moglie 63enne Annamaria Fontana, fermati ieri con l'accusa di fornire armi a Libia ed Iran. Il provvedimento di fermo nei loro riguardi, eseguito ieri dalla Guardia di Finanza di Venezia, è stato convalidato oggi dal gip del Tribunale di Napoli, Luisa Toscano. Il gudice, accogliendo le richieste dei pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Catello Maresca e Maurizio Giordano, ha disposto per entrambi i coniugi la custodia cautelare in carcere.

Stamane erano comparsi davanti al gip per l'udienza di convalida del fermo, non rispondendo alle sue domande. La decisione di avvalersi della facoltà di rimanere in silenzio - come spiegato dall'avvocato dei coniugi Giuseppe De Angelis - sarebbe dovuta alla necessità di approfondire la lettura degli atti.

Di Leva verrà interrogato anche dai pm della Dda di Napoli.

VIDEO - IL FERMO DEI CONIUGI

LE ACCUSE -  Agli atti dell'inchiesta anche una foto in cui i due sono ritratti in compagnia dell'ex premier iraniano Ahmadinejad. Avrebbero, per eludere i divieti internazionali, ceduti le armi attraverso società estere a loro riconducibili.

LE ARMI – Una delle forniture, non andata in porto per ''cause indipendenti dalla loro volontà', era diretta alla Libia. Si trattava di 13.950 M14, una eliambulanza convertibile ad uso militare, elicotteri di assalto sovietici MI-17, tre elicotteri Mangusta A129 e missili.

LE FOTO (ANSA)
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