Fare il punto sullo stato dell’arte nella scienza e nella pratica clinica della riparazione della cartilagine. Dall’infortunio alla ricostruzione, passando in rassegna le attuali e più accreditate strategie cliniche per la riparazione della cartilagine ialina e della cartilagine meniscale, senza tralasciare tendenze emergenti e controversie, come l’uso delle cellule staminali.

Sarà questo il focus su cui convergerà la tredicesima edizione del congresso mondiale organizzato dall’ICRS (International Cartilage Repair Society),  società scientifica internazionale oggi presieduta dal giapponese Norimasa Nakamura, in programma da sabato 24 a martedì 27 settembre a Sorrento.  

Ortopedici, specialisti di fama mondiale e giovani ricercatori della materia si incontreranno per condividere  con i partecipanti le novità cliniche e terapeutiche in campo di medicina rigenerativa ottenute avvalendosi delle più recenti tecnologie d’avanguardia nel settore. 

A disegnare l’evento e a stilare il programma scientifico insieme a William Bugbee e Henning Madry, i membri del comitato organizzativo locale: Stefano Della Villa, Alberto Gobbi, Elizaveta Kon e Donato Rosa. “L’ICRS è un forum multidisciplinare di discussione sulla ricerca e cura della cartilagine articolare, dalla scienza di base alla clinica quotidiana”, spiega Nakamura. “Stimoli diversi che nascono dalla ricchezza della nostra società scientifica, un gruppo multidisciplinare di persone che condividono la stessa passione per il tessuto cartilagineo”, aggiunge Della Villa.

Ma quali saranno le novità più rilevanti che emergeranno da questo appuntamento internazionale?

 “Ci sono interessanti miglioramenti sia in campo diagnostico che terapeutico”, spiega il prof. Donato Rosa, prof. di clinica ortopedica dell’Università “Federico II” di Napoli.  “Ma l’aspetto più interessante di questo convegno sarà il confronto sulle tecniche emergenti e più controverse in materia di medicina rigenerativa, quali l’impiego delle cellule staminali, di PRP, ovvero il gel piastrinico di cui tanto si parla e che tanto bene promette, fattori di crescita, atelocollagene, LIPOGEMS, ovvero cellule staminali prelevate da tessuto adiposo”. “Tutte queste sostanze”, conclude, “in combinazione con le tecniche chirurgiche proprie della medicina rigenerativa, come il filler già utilizzato presso la nostra UOC di ortopedia e traumatologia, o gli scaffolds biologici ad esempio, danno una marcia in più alla nostra cartilagine, stimolandone la rigenerazione ed una ripresa rapida e soddisfacente alle normali attività quotidiane ed a quelle ricreazionali e sportive.”