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Cronaca Torre annunziata / Via Giovane Italia

Condannata per spaccio la nipote di un pusher dei Gionta

Sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, per la detenzione di 25 grammi di varie sostanze stupefacenti

Ha scelto di seguire la “strada” tracciata dallo zio incassando la prima condanna della sua vita per lo stesso reato per il quale è in carcere il parente. Sei mesi di carcere con sospensione condizionale della pena. È questa la condanna inflitta dal tribunale di Torre Annunziata ai danni di una 23enne nipote di un pusher vicino al clan Gionta. La donna venne trovata in possesso di un totale di 25 grammi di stupefacenti tra cocaina, crack e marijuana. La droga venne trovata all'interno del suo appartamento di via Giovine Italia.

Era nascosta all'interno di un mobile e venne ritrovata grazie all'utilizzo da parte dei carabinieri dei cani anti-droga. L'arresto avvenne lo scorso febbraio e alla giovane è andata decisamente meglio rispetto alle richieste formulate dalla procura oplontina. Nei suoi confronti il Pm aveva infatti invocato una condanna a quattro anni e mezzo di carcere. Diversamente ha ritenuto il giudice monocratico che ha inflitto una condanna con pena sospesa. All'esito del giudizio la 23enne è tornata in libertà. Dal giorno dell'arresto era detenuta agli arresti domiciliari.  

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