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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Contromano in Tangenziale, Il Giudice: "Condotta di Mormile era cosciente e volontaria"

"Non ha fornito alcun contributo, né in fase di indagini né durante il giudizio, al fine di consentire una più agevole e precisa ricostruzione dei fatti", è scritto nelle motivazioni della condanna

Aniello Mormile, il 30enne che la notte del 25 luglio del 2015, causò un terribile incidente, provocando la morte della fidanzata, Livia Barbato, che viaggiava in auto con lui e dell'imprenditore torrese, Aniello Miranda, è stato condannato a 20 anni di carcere. 

Il giudice spiega i motivi della condanna del giovane, come riportato da Viviana Lanza sul Mattino: "La condotta di Mormile era cosciente e volontaria. La scelta di guidare contromano in Tangenziale da lui pienamente voluta e inserita nella sua scellerata azione, anche se del tutto priva di plausibile ragione. Non ha fornito alcun contributo, né in fase di indagini né durante il giudizio, al fine di consentire una più agevole e precisa ricostruzione dei fatti e neppure ha manifestato alle persone offese il suo pentimento e il suo dolore per quanto accaduto, sentimenti che pure non si esclude che possa aver provato. E non risulta che si sia offerto di risarcire il danno ai congiunti delle vittime".

Contromano in Tangenziale, la ricostruzione dello schianto 

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