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Cronaca

Concorso presidi, idonei contro l'Ufficio scolastico regionale: “Basta rallentamenti”

Cento idonei hanno diffidato l'Urs al fine di ottenere la conclusione del procedimento attraverso la pubblicazione delle graduatorie. Intanto proseguono le indagini della procura

Il concorso per 224 dirigenti scolastici da destinare alle scuole campane segna un’altra tappa giudiziaria. Notificata una diffida giudiziale all’Ufficio Scolastico Regionale con l’obiettivo di ottenere la conclusione del procedimento attraverso la pubblicazione della graduatoria di merito.
“Siamo stati costretti – spiega l’avvocato Maria Annunziata, che rappresenta circa 100 concorrenti già dichiarati idonei dopo le prove del concorso – a ricorrere allo strumento della diffida perché è obiettivamente inaccettabile che quanti hanno partecipato e superato le prove del concorso si ritrovino adesso nella sgradevole situazione di essere addirittura additati come coloro che potenzialmente potrebbero avere messo in atto comportamenti non trasparenti”.

“Se, da un lato, vi è il lavoro della magistratura al quale va il nostro incondizionato apprezzamento - continua l’avvocato Annunziata - dall’altro, non appare giusto che vengano sacrificate le legittime aspettative di quanti risultano estranei alle indagini in corso, con il rischio che i propri titoli professionali siano infangati da accuse indiscriminate e al momento in corso di verifica”. “Naturalmente - aggiunge Annunziata - le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Napoli dovranno giustamente chiarire se sono state commesse illiceità ed individuare e punire eventuali responsabili. Ci si augura, però, che l’attività giudiziaria, avviata a carico di alcuni componenti delle commissioni e di alcuni candidati, non induca l’Amministrazione Scolastica Regionale a sospendere nuovamente l’iter procedimentale”.

Il concorso - bandito nel 2011, per il reclutamento di 224 dirigenti scolastici che avrebbe dovuto garantire, già a partire dal 2013, alle istituzioni scolastiche campane di coprire i posti vacanti - ha subito numerosi rallentamenti. La procedura è stata costellata da ricorsi e denunce da parte di partecipanti che non hanno superato alcune prove. L’iter giudiziario è iniziato davanti al Tar Campania – sezione di Napoli – che, dopo aver sospeso le prove orali, ha poi, nel mese di luglio dello scorso anno, accertato la piena legittimità della intera procedura concorsuale, respingendo le censure proposte dai candidati esclusi che avevano chiesto l’annullamento del concorso. Con la ripresa delle prove orali ed in seguito alla loro conclusione, si attendeva da parte dei candidati risultati idonei la pubblicazione delle graduatorie di merito. Nel frattempo, però, si è avuto notizia dell’inchiesta penale della Procura della Repubblica di Napoli.

A livello amministrativo si attende, invece, la pronuncia – prevista entro il prossimo mese di luglio – del Consiglio di Stato. “Nel frattempo – ribadisce l’avvocato Annunziata – l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania è chiamato a chiudere la procedura concorsuale per non ledere i diritti dei concorrenti che a tutti gli effetti hanno superato legittimamente le prove”.

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