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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Innamorarsi in terza età è possibile per l'89% dei campani

I dati dell'Osservatorio di Reale Mutua

Per i campani la terza età è sempre più un periodo di pienezza e possibilità, una fase in cui la vita ha ancora molto da offrire e dove poter realizzare progetti e sogni nel cassetto. E persino innamorarsi. Al punto che ben l’89% pensa che sia possibile, e ormai sempre più comune, iniziare una relazione autentica e soddisfacente dopo i 65 anni. È quanto emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare.

Instaurare una relazione in età avanzata migliora la vita di chi è solo da molti punti di vista, dicono gli abitanti della Campania: per il 49% essere in coppia è un motivo in più per mantenersi attivi e dedicarsi insieme alle passioni in comune. Ma non solo: avere un partner al proprio fianco dà anche i giusti stimoli per migliorare l’autostima (39%), scoprendo di poter ancora piacere, mantenersi in forma e prendersi cura di sé (38%) e combattere la solitudine (34%).

Ma non sono solo rose. Una nuova relazione dopo i 65 anni può anche essere fonte di preoccupazioni e difficoltà: per il 39% dei campani il principale timore è gravare, in caso di malattia, sull’altra persona, mentre il 38% vede molto complicato instaurare un nuovo equilibrio nella vita di tutti i giorni. Fra le altre preoccupazioni, quella di doversi relazionare con figli e nipoti del partner (38%) e non avere più le energie per fare quello che si faceva prima (20%).

Se i sentimenti non sfioriscono, sono anche molte le attività a cui gli abitanti della Campania si dedicherebbero in questa fase, tanto che nessuno aspetterebbe la pensione unicamente per riposarsi. Il 20% penserebbe di riprendere gli studi, il 38% occuperebbe il maggior tempo libero facendo del volontariato, il 57% viaggiando e l’87% dedicandosi a hobby e passioni troppo spesso rimandati. Che cosa può minare la serenità di questo periodo della vita? Tra i principali timori, i problemi di salute (85%), la mancanza di una rete relazionale forte, spesso causa di solitudine (69%), il calo delle forze fisiche (49%) e la mancanza di un partner con cui condividere la vita (21%).

Ma a preoccupare i campani è anche il rischio di trovarsi con scarse disponibilità economiche (62%), tanto che solo il 3% degli abitanti della Campania ritiene che la pensione di base sarà sufficiente. Gli altri invece penserebbero a costruirsi, nel tempo, una vecchiaia economicamente serena. Ma come? Il 72% puntando sulla previdenza complementare, il 34% investendo nel mattone e un ulteriore 33% tenendo i soldi in banca.

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