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Cronaca Porto / Via Santa Maria La Nova

Discarica di Chiaiano, il consiglio provinciale decreta la chiusura

Arriva il documento che ratifica la sospensione definitiva degli sversamenti. La vittoria è dei cittadini che hanno lottato per 4 anni contro l'ecomostro. I comitati: "Vigileremo affinché si faccia la bonifica"

Ieri un consiglio provinciale monotematico, tenutosi nella sede di Piazza Santa Maria La Nova ha, di fatto, decretato la chiusura della discarica di Chiaiano. Anzi, correggiamo: ieri un gruppo di cittadinanza attiva dell’area nord di Napoli ha messo un punto definitivo ad un doloroso capitolo durato quattro anni e ha chiuso la tristemente nota Cava del Poligono.

È stato il consiglio a redigere il documento ufficiale (votato all’unanimità) che decreta la sospensione di tutti i conferimenti fino al termine degli accertamenti da parte di Sap.Na (la società che gestisce la discarica per conto della Provincia) e la predisposizione, con apposito atto, delle procedure di chiusura entro e non oltre il 31 dicembre 2011, ma il merito di questa vittoria va interamente a quei cittadini e ai comitati civici che hanno lottato con coraggio e senza sosta, coscienti di avere ragione, di essere dalla parte giusta della barricata. Del resto, questo stesso consiglio monotematico i cittadini l’hanno letteralmente “strappato” la scorsa settimana, dopo due difficili e sofferti giorni di presidio e scontri proprio a Santa Maria la Nova e dopo un incontro in provincia con i capigruppo di maggioranza e opposizione in cui i comitati antidiscarica erano già riusciti ad ottenere una sospensione temporanea degli sversamenti per accertamenti tecnici, disposti sulla base dei documenti prodotti dai delegati dei cittadini del territorio.

Verso le 17, quando l’assemblea è terminata e i primi rappresentanti dei comitati antidiscarica e degli amministratori locali hanno varcato l’uscio della sede consiliare portando la buona notizia, tra i manifestanti accorsi a sostenere i propri delegati è esplosa una gioia incontenibile: la commozione e la felicità per la consapevolezza di essere riusciti a cambiare un piccolo, ma importante pezzetto di storia: la propria e quella del proprio territorio che sembrava avere già il destino segnato e non era un bel futuro quello che si prospettava.
Quattro anni di disagi indescrivibili e di battaglie difficilissime, in cui il primo nemico da sconfiggere è stato il senso di rassegnazione e d’impotenza dilagante. Il percorso è ancora lungo, lo sanno bene. Adesso bisogna premere affinché il governo centrale decreti la chiusura ufficiale e mandi i fondi per la necessaria bonifica, solo così tutti i disagi creati potranno realmente scomparire. Certo gli altri esempi che ci sono sul territorio non fanno ben sperare, le altre discariche chiuse da anni aspettano ancora questa fantomatica bonifica che tarda ad arrivare, ma adesso lo stimolo a proseguire è molto forte, la prima importantissima vittoria dà a tutti una nuova spinta.

La discarica di Chiaiano chiude, i festeggiamenti - Foto V. Graniero

“Una vittoria ormai definitiva da parte dei comitati antidiscarica – hanno dichiarato i rappresentanti del Presidio Permanente antidiscarica, del Comitato Civico Cambiamo Mugnano,  della Rete Commons e del Laboratorio occupato Insurgencia - che finalmente hanno ottenuto la chiusura dello sversatoio di cava del poligono. Appena pochi mesi fa, la Provincia di Napoli indicava nel 2013 la data di chiusura della discarica dichiarando di voler sversare altre 100.000 tonnellate di rifiuti. Grazie alle mobilitazioni incessanti durate 4 anni finalmente abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo.
Abbiamo impedito che per altri due anni si sversassero rifiuti a Chiaiano, abbiamo impedito che le responsabilità che denunciamo da anni venissero insabbiate e dimenticate, abbiamo ridato, grazie alla lotta, dignità ad una comunità resistente che è diventata esempio per tanti in Italia”.

I comitati inoltre hanno ribadito la necessità che s’incrementi questo tipo di partecipazione attiva dal basso che partecipi alle decisioni sulla riqualificazione del proprio territrio e che cambi finalmente il modello di riferimento nella gestione dello smaltimento dei rifiuti: “La nostra lotta non si ferma – hanno sottolineato - vigileremo sull’attuazione delle procedure di chiusura, apriremo ora una fase di consultazione collettiva sui territori perché Chiaiano ora ha bisogno di riqualificazione a cominciare da una diversa gestione dell’Ente Parco delle Colline che deve essere opportunità di partecipazione democratica alla costruzione di un’altra area Nord di Napoli fuori dallo stereotipo della monnezza, del percolato e dell’inquinamento.
Chiederemo alle istituzioni un piano di riqualificazione e di bonifica delle altre cave esistenti, inoltre la nostra lotta contro discariche ed inceneritori non finisce qui. Dobbiamo essere il pungolo per l’applicazione del modello alternativo di gestione dei rifiuti a Napoli e nel resto della Campania dobbiamo continuare ad essere la spina nel fianco di inceneritoristi e lobby delle discariche”

Anche il Sindaco di Mugnano, Giovanni Porcelli, che  ha partecipato al consiglio monotematico, ha espresso grande soddisfazione per i risultati di questa giornata: “La battaglia fatta dai comitati e dai cittadini in primo luogo – ha dichiarato il primo cittadino a NapoliToday -, con l’appoggio delle amministrazioni locali, che ne hanno fatto un problema vitale per il bene della collettività ha prodotto frutti insperati. Ricordo che solo 3 mesi fa, dopo l’ingresso in discarica e l’esplosione del geyser di percolato, “qualcuno” con fare beffardo ci continuava a dire che in discarica dovevano entrarci almeno altre 150mila tonnellate di rifiuti e invece oggi raggiungiamo un obiettivo quasi inimmaginabile. Festeggiamo questo importante risultato, che  però non ci mette completamente al riparo, visto che chiudere definitivamente la discarica è compito del governo nazionale, ma già il fatto che la Provincia non sverserà più fino alla data di chiusura è una vittoria importantissima, che dimostra che quando c’è la giusta interazione tra cittadini che si auto-mobilitano, comitati che si organizzano e amministrazioni sensibili al problema e sempre in prima linea, i risultati arrivano”
“Speriamo che dalle parole si passi ai fatti concreti, nell'ordine: una legge dello Stato che sancisca la chiusura della discarica, la definitiva messa in sicurezza e la bonifica dell'area. Oggi è una bella giornata per i cittadini dell'area Nord di Napoli” ha poi concluso Porcelli.

L’ultima parola l’abbiamo lasciata a loro, ai comitati e cittadini che oggi hanno meritatamente brindato al primo, fortissimo segnale che il futuro potrà essere diverso e soprattutto che potranno essere loro stessi ad autodeterminarlo: “Continueremo a vigilare rispetto a quanto detto in consiglio, sull’impegno preso dal Presidente Cesaro di avviare le procedure di definitiva chiusura e pretenderemo una totale bonifica il prima possibile. Oggi vince un modello che esporteremo nel territorio: i cittadini chiudono la discarica lottando contro politica e persino il malaffare (come dimostrano le indagini della Procura), una discarica che avevano aperto passando sopra i nostri corpi”.

 

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