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Cronaca

"Che schifo Napoli", la pagina razzista che Facebook non vuole cancellare

All'interno tutto il campionario delle offese alla città ed ai suoi abitanti: spazzatura, roghi, Vesuvio che deve eruttare, napoletani che rubano e non lavorano, che non sanno parlare, in gruppo sul motorino senza casco. E anche vergognose offese alla memoria di Ciro Esposito

Facebook è purtroppo da sempre foriero, oltre che di pagine interessanti e di spunti di dibattito meritevoli, anche di veri e propri esempi di bassezza intellettuale e morale. È il caso della pagina-vergogna "Che schifo Napoli", sulla quale non proprio simpatici buontemponi si divertono a produrre meme denigratori verso il capoluogo partenopeo (se non direttamente razzisti).

Il campionario del luogo comune/offesa su Napoli non perde - in questa sua incarnazione social, l'ennesima - neanche un colpo: la spazzatura in ogni dove, i roghi, il Vesuvio che neanche a dirlo deve eruttare, i napoletani che rubano e non lavorano, che non sanno parlare, che vanno in gruppo sul motorino e rigorosamente senza casco, che sono sporchi. C'è – però qui veramente si va oltre il censurabile – anche qualche foto di Sandra Milo che urla "Ciro", riferimento al tifoso del Napoli Ciro Esposito ucciso a colpi d'arma da fuoco da Daniele De Santis.

Gli utenti partenopei che hanno incrociato la pagina sono su tutte le furie e la stanno segnalando alla gestione del social network, che però fino a questo momento ha risposto che la pagina "rispetta gli Standard della comunità".

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