Centro Trapianti, il Comitato dei pazienti: "Lavori fermi da un anno"
Secondo pazienti adulti e genitori dei minorenni, il cantiere sarebbero stato sospesi senza motivazioni chiare. Fissato un incontro in Regione
Il braccio di ferro tra Ospedale Monaldi e Comitato dei trapiantati va avanti da anni e, stavolta, arriverà negli uffici della Regione Campania. Il Comitato, composto a genitori dei pazienti minorenni e da pazienti adulti, ha presentato una petizione con la quale si chiedono le motivazioni per la sospensione del cantiere di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo Centro trapianti. Inoltre, i cittadini chiedono percorsi più chiari in caso di emergenza.
Il passaggio di consegne in direzione generale tra Maurizio Di Mauro e Anna Iervolino non è servito a rasserenare gli animi. "L'attività trapiantologica pediatrica dell'Azienda ospedaliera dei Colli è stata sospesa per due anni - ricorda Dafne Palmieri, portavoce del Comitato - e la Regione concesse la ripresa solo a condizione che si portasse avanti una nuova organizzazione che prevedeva il Centro trapianti. Sono stati spesi oltre tre milioni di euro ma da un anno i lavori sono fermi e non sappiamo perché".
La Federconsumatori Campania ha chiesto l'accesso agli atti, ma non è rimasta convinta della risposta dell'Azienda: "Alla nostra richiesta - spiega l'avvocato Carlo Spirito - ci è stato risposto che il cantiere risultava aperto ma necessitava di modifiche progettuali non meglio specificate. Però, in una successiva delibera la direzione dichiara una cosa diversa e cioé che il motivo della sospensione era alcuni inconvenienti tecnici".
Per quanto riguarda i percorsi di emergenza, allo stato attuale chi ha subito un trapianto deve rivolgersi al pronto soccorso del Cto, che come il Monaldi rientra nell'Azienda dei Colli (il terzo ospedale è il Cotugno). Ma ci sono diverse testimonianze negative: "Ci sono stato pochi giorni fa - afferma Michele, che ha subito un trapianto nel 2019 - ma sono stato sistemato insieme agli altri pazienti, senza un percorso dedicato. E questo, una persona nelle mie condizioni, non può permetterselo".
Lunedì 30 ottobre, il Comitato sarà ricevuto dall'Ufficio di Gabinetto del presidente Vincenzo De Luca. Da questa battaglia, invece, si è smarcata l'Associazione regionale dei cardio-trapiantati che ha dichiarato di non riconoscersi nelle iniziative di questi cittadini. NapoliToday ha contattato la direzione generale dell'Azienda dei Colli che, però, ha preferito non commentare la petizione.