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Cronaca

Ragazzine stuprate, Salvini: "Presto castrazione chimica per violentatori e pedofili"

"Nessuna clemenza per chi mette le mani addosso a donne e bambini", afferma il ministro dopo la vicenda di Caivano

"Che orrore… Notizie che non dovremmo mai leggere. Sincera vicinanza alle due giovani ragazze. Presto in discussione (e spero approvata) la proposta di legge della Lega per la sperimentazione anche in Italia della castrazione chimica per stupratori e pedofili. Nessuna clemenza per chi mette le mani addosso a donne e bambini". Ad affermarlo in un post su Instagram è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini sulla vicenda delle due ragazzine di Caivano stuprate dal branco.

La violenza sessuale

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le due 13enni sarebbero state violentate da un gruppo di adolescenti, forse della stessa età delle vittime, al Parco Verde di Caivano, già tristemente noto per la vicenda di Fortuna, la bimba violentata e uccisa anni fa nel medesimo luogo. La violenza contro le due ragazzine sarebbe avvenuta a inizio di luglio quando sarebbero state condotte con l'inganno in un capannone. Il branco che avrebbe abusato delle due sarebbe stato composto da sei ragazzi, forse tutti coetanei delle vittime. Le indagini sono iniziate ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Ci sarebbe stato già un fermo, quello dell'unico maggiorenne appartenente al gruppo. Le due cuginette ora si troverebbero in una casa famiglia lontano da Caivano.

Don Patriciello: "Traumatizzate a vita le vittime"

Don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde di Caivano, si dice addolorato dopo aver aver appreso della vicenda della violenza ai danni di due cuginette di 13 anni, residenti dove don Maurizio opera da anni.

"Di questa vicenda se ne parlerà per qualche giorno, forse per qualche settimana ma poi queste due povere ragazze si porteranno dentro questo trauma per tutta la vita, vivranno questo dolore con le loro famiglie", prosegue don Maurizio. "Se ci sono femminicidi, se ci sono casi di violenza brutale, che avvengono sia in quartieri degradati sia in quelli più agiati vuol dire che noi abbiamo sbagliato, abbiamo deciso di non educare. Mi dispiace dirlo ma questo è un quartiere che non doveva mai nascere: qui sono state ammassate tutte le povertà".

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