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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Castel Volturno: nigeriana costretta a prostituirsi, due arresti

La ragazza di 26 anni, giunta in Italia nel 2008, era costretta a prostituirsi, a subire violenze e riti voodoo da una coppia di connazionali. I due sono stati scoperti e arrestati dai carabinieri

Prostituzione, minacce e riti voodoo. Questi gli ingredienti di una brutta storia di violenza e soprusi scoperta a Napoli dai carabinieri. Una nigeriana clandestina di 26 anni è stata vittima, per oltre un anno, di due coniugi, suoi connazionali, che l'hanno ridotta in schiavitù e tenuta segregata.

Per i due, marito e moglie, il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tuttavia, per ora, solo Goastime Osadebe, di 34 anni, è detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere mentre la sua compagna è ancora irreperibile. I carabinieri hanno eseguito il provvedimento per riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione su mandato della Dda partenopea.

La vittima delle loro violenze è arrivata a Castel Volturno nell'agosto del 2008, convinta che sarebbe stata aiutata a trovare lavoro e a mettersi in regola. Tuttavia, appena giunta ha scoperto l'inganno. Da subito è stata costretta a lavorare su strada, dopo un duro e costoso viaggio (più di trentamila euro) da clandestina, passando dalla Libia.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, la donna è stata sottospota in diverse circostanze a riti voodoo: veniva costretta a mangiare riso crudo, fagioli, semola, olio, cipolla e pepe, a giurare di continuare a consegnare ai connazionali il denaro guadagnato con la prostituzione e di non denunciare quanto accadeva.

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