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Cronaca Pozzuoli

Carla Caiazzo: "Ho un volto che non mi appartiene più"

La donna, bruciata lo scorso febbraio dall'ex compagno Paolo Pietropaolo mentre era incinta della figlioletta Pia, ha parlato a Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa

Carla Caiazzo, bruciata lo scorso febbraio dall’ex compagno Paolo Pietropaolo mentre era incinta della figlioletta Pia, in collegamento dalla sua casa ha parlato ieri sera a Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa. Una intervista di spalle: le ustioni hanno infatti devastato parte del viso.

Carla ha ricordato i momenti precedenti il dramma. “Mi telefonò per un ultimo incontro, voleva darmi un regalino per la bambina. Ci vedemmo e in effetti mi diede un cappellino. Poi disse che ne aveva altri di regali ma li aveva dimenticati, mi disse di aspettarlo lì perché me li potesse consegnare. Mentre andava a prenderli si raccomandò: “Aspettami, forse non ti rivedrò mai più per darteli”. Io non diedi pesi alle sue parole”.

E poi: “Prima ha tentato di strangolarmi, poi mi ha cosparso di liquido infiammabile. Mentre bruciavo l’ho visto salire sulla mia macchina e l’ho sentito gridare: “Ora vatti a divertire, vedi come ti ho combinata”. Poi ho perso i sensi. Sono stata in coma per 21 giorni”.

Un vero e prorpio stalking quello di Pietropaolo: “Ben 1500 telefonate in poco tempo. Non mi ha ammazzata di fatto, ma lo ha fatto lasciandomi viva. Confrontarsi ogni giorno con un volto che non ti appartiene, non trovare più la Carla di prima è dura”.

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