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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Bruciata viva dal compagno, Carla inizia a parlare: "Devo farcela per mia figlia Giulia Pia"

La donna, ricoverata al Cardarelli, inizia a migliorare, anche se le sue condizioni di salute permangono critiche. Quando le è stato detto che la figlia stava bene si è impennato il tracciato dell'elettrocardiogramma

Le condizioni di salute di Carla Caiazzo, la 37enne di Pozzuoli, ricoverata al Cardarelli nel centro ustionati, dopo essere stata data alle fiamme dal compagno 40enne quando era ancora incinta, sono in sensibile miglioramento.

La donna, come raccontato da NapoliToday, qualche giorno fa è tornata a respirare da sola e a parlare. Il percorso che deve intraprendere per essere fuori pericolo è però ancora lungo e tortuoso: Carla ha riportato ustioni gravissime al volto e al collo in particolare e il rischio di infezioni è molto alto.

"Carla risponde se viene stimolata, è sveglia e interagisce con l'ambiente", sono le positive indiscrezioni rivelate a NapoliToday. Ora, secondo quanto riportato da Fanpage, la donna ha uno stimolo in più per lottare: "Devo farcela per mia figlia Giulia Pia", avrebbe confidato ai suoi familiari.

LA FIGLIA - In una intervista a Qn un'amica di famiglia racconta che Carla ha saputo che la figlia sta bene: "È stata la mamma a riferirle che era nata, sana e in buone condizioni. Mi ha detto che sul suo viso, divorato dalle fiamme e ridotto a cicatrice non ha visto alcuna reazione, ma che si è impennato il tracciato dell’elettrocardiogramma", spiega la donna.

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