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Cronaca

Il Cardinale Sepe a Papa Francesco: "A Maronna t'accumpagna"

L'arcivescovo di Napoli: "Il Papa mi ha confessato di gradire la pasticceria napoletana. Gli ho promesso che in una prossima occasione porterò a Roma un babà napoletano"

"A papa Francesco ha chiesto di venire in visita a Napoli. E poi la frase che di solito rivolge ai fedeli napoletani affidandoli alla Vergine. "Santità - ha detto l'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, salutando Papa Francesco dopo l'elezione - 'a Maronna t'accumpagnà". Il papa, di rimando: "Cosa significa?". "Gli ho spiegato che la Madonna lo deve guidare sempre", ha riferito Sepe ai giornalisti.

Sepe aveva infatti invitato il cardinale Bergoglio a visitare Napoli già un anno fa, sperando che l'allora cardinale potesse dedicare qualche giorno ai sacerdoti e ai fedeli napoletani. Ora ha rinnovato l'invito e "il Pontefice mi ha detto vedremo. Ha però tanti impegni", ha aggiunto Sepe sottolineando la speranza che anche papa Francesco, come hanno fatto i suoi predecessori - Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - visiti Napoli. Una città che con Buenos Aires, ha detto ancora Sepe, ha molte affinità. Ma secondo quanto ha riferito oggi il porporato papa Francesco già sa di Napoli anche perché "ha una zia a Castellammare". E a cena a Casa Santa Marta, nella serata di mercoledì, in un breve momento di festa dopo l'elezione il papa avrebbe confidato a Sepe di gradire la pasticceria napoletana. "Gli ho promesso che in una prossima occasione porterò a Roma un babà napoletano", ha aggiunto l'arcivescovo di Napoli.

A giudizio di Sepe l'elezione del cardinale Bergoglio è stata "una sorpresa un po' per tutti". Prima dell'ingresso dei cardinali elettori nella cappella Sistina, i nomi dei "favoriti" erano altri ma, ha osservato l'arcivescovo di Napoli, quanto accaduto testimonia che "la storia della Chiesa non viene scritta dagli uomini ma da Dio". "Questo Papa - ha proseguito - con la sua trasparenza, coerenza, umiltà e coraggio saprà dare una svolta alla Chiesa e alla società. E' un uomo ricco di grande e forte spiritualità, quella spiritualità tipicamente ignaziana fatta di preghiera e sacrificio". Ma come cambieranno i futuri assetti della Curia Romana? Un giornalista ha chiesto se ci sono possibilità che venga nominato Segretario di Stato. Il cardinale scherzosamente ha risposto: "Dovete chiederlo a Francesco non a me. Vedremo". Infine, rispondendo a un'altra giornalista che gli chiedeva di commentare il contenuto di alcune missive anonime circolate nei giorni scorsi nelle quali si criticava la gestione della diocesi partenopea, Sepe non ha avuto dubbi: "'Di corvi - ha detto - in giro non ne vedo. Io vedo solo colombe''. (ANSA)

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