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Cronaca

Paura al Cardarelli, fumo invade un padiglione: pazienti messi in salvo

L'intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area

Il fumo ha invaso intorno alle 17.15 il padiglione I dell'ospedale Cardarelli, dove è presente la cabina elettrica.  I pazienti presenti in quel momento nel padiglione sono stati fatti uscire tempestivamente dal personale sanitario.

Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area e gestire al meglio l'emergenza.

Disagi anche in altri padiglioni dell'ospedale a causa della corrente che è improvvisamente saltata.

La nota della direzione sanitaria

La direzione generale: "È bene precisare che l’area in questione non ospita stanze di degenza ma solo servizi di radiologia. Al momento dell’incendio era in corso un esame di Risonanza Magnetica ed alcuni pazienti erano in sala d’attesa ma il personale – prontamente – ha concluso l’esame e, con l’ausilio della vigilanza, evacuato l’edificio.

I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto - unitamente al personale dell’ufficio tecnico - hanno immediatamente contenuto le fiamme e stanno ora provvedendo a mettere in sicurezza l’area; il padiglione “I” è stato isolato elettricamente così da non creare ulteriori disservizi al resto dell’ospedale. Dai primi rilievi è chiaro che le fiamme sono nate a causa di un corto circuito di uno dei trasformatori necessari al funzionamento delle apparecchiature. Il padiglione ospita infatti apparecchiature di Risonanza Magnetica (RM 1,5T), Tomografo Assiale Computerizzato (TAC 16slice), un angiografo e la camera iperbarica.

Le dichiarazioni del direttore Ciro Verdoliva 

“Nonostante la comprensibile apprensione dei primi minuti – dichiara il direttore generale Ciro Verdoliva - i protocolli e le strumentazioni di sicurezza hanno funzionato, evitando che la sicurezza dei pazienti o del personale venisse messa a rischio; il “fuori servizio” della RM 1,5T, della TAC 16slice e dell’angiografo non infuenzeranno il funzionamento del Complesso ospedaliero perché le attività saranno garantite da analoghe apparecchiature ubicate nel padiglione “L” (una RM 1,5T, 2 TAC 16slice, 1 TAC 128slice, 1 angiografo biplano). Il disservizio della Camera iperbarica, che durerà fino al ripristino del funzionamento della cabina elettrica, è già stato comunicato alla Centrale Servizio 118 che - conseguenzialmente - dirotterà eventuali pazienti sulle camere iperbariche dell’A.O. Santobono (Napoli) e dell’A.O. Ruggi d’Aragona (Salerno)”.

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