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Cronaca

Arresti alleanza di Secondigliano: "Ora la camorra controllerà le carceri"

Preoccupato il segretario del Sindacato di Polizia Penitenziaria Di Giacomo: "Dentro le carceri si rafforzerà il controllo dei capi clan ed affiliati che hanno già da anni sostituito il controllo dello Stato"

“L’operazione che ha portato all'arresto in tutta Italia di oltre 100 esponenti della cosiddetta Alleanza di Secondigliano è destinata ad avere ripercussioni pesanti che, pertanto, non sono affatto da sottovalutare, dentro le carceri prima di tutto campane e fuori”. A sostenerlo è il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo che spiega: “Dentro le carceri si rafforzerà il controllo dei capi clan ed affiliati che hanno già da anni sostituito il controllo dello Stato; fuori si scatenerà la guerra alla successione dei capi clan con uccisioni spietate e faide tra clan"-  

"Solo nelle settimane scorse abbiamo avuto modo di commentare l’affermazione del procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, secondo cui i detenuti 'ndranghetisti controllano il carcere di Cosenza. La verità è che lo Stato, nell’indifferenza generale, ha perso il controllo di gran parte degli istituti penitenziari del Centro Sud come testimoniano 750 telefonini e sim trovati, in un anno, 11 chili di droga, e una trentina di reati al giorno commessi in carceri senza considerare le violenze tra detenuti (violenze sessuali, fisiche ecc.) sui quali i dati sono non pervenuti", conclude Di Giacomo. 

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