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Cronaca

Campania Pride, una città in festa. Luxuria e de Magistris in prima fila

Molti volti in piazza, tante le associazioni e le organizzazioni. Il corteo partito da Piazza del Plebiscito per poi concludersi alla rotonda Diaz con un ricco dibattito. Diritti civili e lotta alla discriminazione i temi fondamentali

Un corteo colorato, pieno di manifestanti. Migliaia di persone in piazza per il primo appuntamento regionale del Campania Pride. Ad aprire la manifestazione, in prima linea, c'era il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, accompagnato dal suo vice, Tommaso Sodano e la “madrina” dell'evento Vladimir Luxuria.

«Napoli – ha affermato il Sindaco – è sempre stata la città dell'accoglienza. Napoli e gli Stati Uniti sono vicini su tanti temi, quello che arriva da New York è un segnale importante». Così commenta l'ex Pm il si' del Senato dello Stato di New York alle nozze gay. Molti volti in piazza, tante le associazioni e le organizzazioni che hanno aderito. Il corteo è partito da Piazza del Plebiscito, per poi concludersi alla rotonda Diaz con un ricco dibattito. Diritti civili e lotta alla discriminazione erano i temi fondamentali che hanno fatto scendere per strada tutta la comunità LGBT e non solo. Per le strade di Napoli, infatti, si sono aggregati altri “manifestanti improvvisati”, cittadini che si trovavano di passaggio. Non da meno sono stati gli “scugnizzi”, che, visto il carro colorato, si sono fiondati sopra facendo festa insieme ai manifestanti.

Campania Pride 2011 - Foto di Riccardo Volpe

«È una grande manifestazione – ha affermato Carlo Cremona, presidente di I-Ken – la prima della Campania che ha accolto persone da Napoli, Benevento, Salerno e anche Caserrta, dove stiamo lavorando molto. L'Italia si deve impegnare per difendere questa comunità – continua Cremona – ed il grande gesto di De Magistris di aprire il corteo sta a significare proprio che le amministrazioni ci riconoscono di fatto. Siamo veramente orgogliosi del sindaco di Napoli. In questo momento, però, c'è bisogno di unità ed un'associazione storica oggi non è in piazza. Il Pride non è di nessuno se non di chi vuole conquistare diritti – conclude il presidente di I-Ken – noi dobbiamo essere soltanto un megafono per queste istanze e dobbiamo liberarci dall'oppressione».

Anche gli studenti medi, in piazza. L'associazione “Unione degli Studenti Campania”, infatti, ha aderito, supportato e dato un forte aiuto a tutta l'organizzazione dell'evento. Forte richiesta di tutta la comunità LGBT è una legge contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, che rimuova gli ostacoli di natura sociale e normativa che limitano l'effettiva uguaglianza delle persone omosessuali e transgender e recepisca in modo pieno e sostanziale le Direttive Europee 207 del 1976 e 78 del 2000. Feste a tema organizzate anche per il sabato sera, dove tutta la comunità si è rincontrata per la giornata dell'orgoglio omosessuale.

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