Camorra, nasce il “Terzo sistema” a Torre Annunziata: sette fermi

C'è un nuovo clan camorristico a Torre Annunziata. Un clan formato da nuove leve giovanissime e qualche “voltafaccia” del clan Gionta. Una rivoluzione nella città ai piedi del Vesuvio visto che per decenni a contendersi il “trono criminale” sono stati i Gionta e i Gallo-Cavalieri. Adesso esiste un altro clan, diverso dagli altri, più spregiudicato e assetato di potere. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo operativo oplontino, agli ordini del maggiore Leonardo Acquaro, che hanno fermato stanotte sette presunti esponenti del nuovo sodalizio. Associazione mafiosa, porto e detenzione d'arma da fuoco e di materiale esplosivo, estorsione e ricettazione il tutto aggravato dalla finalità mafiosa. Queste le accuse che l'Antimafia muove ai sei esponenti finiti in manette. Tutti giovanissimi tra i 19 e i 26 anni con una sola eccezione, un 34enne.

Tra loro c'è anche un ex appartenente al clan Gionta che avrebbe saltato la staccionata per entrare nella nuova organizzazione. Un piccolo clan che muoveva i primi passi nel mondo criminale e che probabilmente è stato ucciso nella culla. Come tutti i camorristi che si rispettano uno degli arrestati aveva anche creato un nascondiglio con due botole all'interno della sua abitazione in caso di latitanze. Non ha fatto però in tempo ad organizzarsi visto che è finito nella rete degli investigatori come gli altri sodali. Negli ultimi mesi, in particolare da dicembre a marzo, le strade oplontine erano state teatro di “strane” sparatorie senza vittime. Probabilmente delle stese per provare a “marcare” il territorio che però hanno attirato l'attenzione delle forze dell'ordine che hanno inferto il primo colpo al nuovo gruppo criminale. Spetterà ai magistrati stabilire l'entità e il peso specifico della nuova gang.