Le mani della camorra sul mercato dei fiori: sequestrata società
Il clan Cesarano aveva creato una società d'intermediazione che imponeva prezzi e servizi
Continuano le operazioni della Direzione distrettuale antimafia per scovare le collusioni all'interno del mercato dei fiori tra Pompei e Castellammare. Stavolta la guardia di finanza ha sequestrato una società d'intermediazione che secondo l'antimafia era stata creata dal clan Cesarano e che aveva a capo i cognati del boss Luigi Di Martino, detto “o' profeta”.
Secondo gli investigatori la società era completamente asservita ai clan e veniva utilizzata per gestire le attività all'interno del mercato. In pratica, a partire dal 2015, la società si era imposta come mediatrice tra i commercianti e i trasportatori imponendo i propri servizi e prezzi. Il volume d'affari stimato dalla guardia di finanza arriva fino a due milioni di euro nel 2018.