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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Marano di napoli

Droga e informazioni riservate a clan, 5 arresti: coinvolto anche un carabiniere

Dalle indagini del Nucleo investigativo di Napoli è emerso che alcuni criminali ottenevano informazioni riservate dal militare in servizio a Marano in cambio di soldi

Sono quattro le persone finite in carcere, una, invece, ai domiciliari e per un'altra è scattato un divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli nei confronti di persone accusate, in concorso tra loro, di traffico di sostanze stupefacenti e di aver ottenuto informazioni riservate attraverso "un rapporto corruttivo" intercorso con un carabiniere, il tutto aggravato dalle finalità mafiose. 

L'indagine, che si è poi conclusa con il provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea, è partita nel 2015 allo scopo di sgominare un gruppo criminale attivo a Marano di Napoli, creatosi dopo l'esecuzione di numerosi provvediimenti cautelari nei confronti dello storico clan camorristico Polverino.

Le investigazioni hanno permesso di documentare il traffico e lo spaccio di droga perpetrato da alcuni pluripregiudicati, vicini al gruppo criminale di Marano, composto da elementi dei clan Polverino e Nuvoletta e del gruppo emergente degli Orlando. Accertati, inoltre, i contatti tra esponenti del sodalizio criminale e un carabiniere in servizio presso la Tenenza di Marano di Napoli che "in cambio di svariati vantaggi, anche di natura strettamente economica, forniva - si legge in una nota del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - informazioni di ufficio riservate a uno degli indagati, anche mediante illeciti accessi alla banca dati" in dotazione all'Arma. È stata inoltre verificata "l'esistenza di un rapporto corruttivo tra un indagato e due carabinieri" che "in alcuni casi, per esercitare indebitamente le loro funzioni, ricevevano la promessa di una fattiva intercessione con i vertici dell'Arma locali e romani per ottenere il trasferimento al Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, competente per le indagini di criminalità organizzata anche sull'area di Marano di Napoli".
    

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