Clan degli Gionta: rapinato carico di droga, ma evitato un omicidio

I clan prendono le vesti di investigatori innescando una lotta, che si nutre di inseguimenti e ricerche. Non è questa una storia di nuova stesura a Napoli, anzi si ripete troppo spesso tra le diverse associazioni camorristiche. Questa volta la vicenda è iniziata lo scorso 17 giugno, quando il nucleo di un'organizzazione malavitosa, il clan degli Gionta, era tornata dall'Olanda portando con sé un carico misto di hashish e marijuana del peso complessivo di 60 chili.

Alcuni giorni dopo, un appartenente al gruppo criminale, che era stato incaricato di nascondere la droga in un deposito di Poggiomarino, mentre stava guidando, è stato fermato da finti appartenenti alle forze dell'ordine che, dopo averlo ammanettato ad un palo, sono scappati portando via l'auto e il carico. La vittima ha esposto denuncia ai carabinieri, omettendo di raccontare quanto si trovava sull'auto.
Ed è stato a questo punto, che sono iniziate le ricerche da parte del nucleo camorristico che aveva trasportato le droga dall'Olanda.
Alla fine sono riusciti a trovare il colpevole del furto: si trattava di un 33enne a loro vicino.
Immediata è stata la vendetta: il 25 giugno l'uomo è stato sequestrato da un gruppo di persone che lo hanno caricato a forza su una vettura.

A questo punto un terzo protagonista entra nella vicenda: le forze dell'ordine. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, grazie anche all'utilizzo di alcune intercettazioni ambientali e telefoniche, è riuscita ad individuare gli appartenenti al clan degli Gionta. Questi sono stati accusati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, spaccio, sequestro di persona e detenzione illegale di armi da guerra clandestine.
I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata.