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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

La Camera approva il testo sui crimini ambientali: introdotti 4 nuovi reati

Legambiente: "Fino a oggi l'assenza di sanzioni adeguate ha creato le condizioni favorevoli perché si realizzasse in Campania la Terra dei fuochi o i danni consumati in decine di aree industriali lungo la penisola"

Passa alla Camera un testo sui crimini ambientali con 386 sì, 4 no e 45 astensioni. Un risultato importante, visto che porta l'introduzione di quattro nuovi reati in materia.

Il testo è nato a partire tre proposte di legge di cui ereano primi firmatari il presidente della Commissione ambiente territorio e lavori pubblici, Ermete Realacci (PD), Salvatore Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel)

I quattro nuovi reati introdotti:
Disastro ambientale: da 5 a 15 anni di carcere
Inquinamento ambientale: da 2 a 6 anni e una multa da 10mila e 100mila euro. Pene diminuite se non vi è dolo o colpa, aumentate se commesso in aree vincolate o a danno di specie protette.
Traffico e abbandono di materiale di alta radioattività: carcere da 2 a 6 anni e multa da 10mila a 50mila euro.
Impedimento del controllo: chi nega o ostacola l’accesso o intralcia i controlli ambientali rischia il carcere da 6 mesi a 3 anni.

A questi reati si può aggiungere poi l’aggravante ecomafiosa: in presenza di associazioni mafiose finalizzate a commettere i delitti contro l’ambiente o a controllare concessioni e appalti in materia ambientale. A carico dei condannati, poi, c'è anche il ripristino dello stato di luoghi.

"20 anni di attesa, la Camera approva i delitti contro l'ambiente. Vorrei scrivere tanto, ma l'emozione è ancora forte... Grazie a tutti quelli che ci credono, a quelli che non mollano, a quelli che resistono... Le gocce, a volte, diventano Oceani..." commenta così, sulla sua pagina di facebook il deputato giuglianese del Movimento 5 Stelle Salvatore Micillo.

Soddisfazione anche dall'associazione Legambiente: "Finalmente approvato l'inserimento dei delitti ambientali nel codice penale. Il testo unico licenziato oggi dalla Camera rappresenta un passo avanti fondamentale per colpire con pene adeguate chi specula e guadagna impunemente danneggiando l’ambiente e mettendo a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini. Una riforma di civiltà indispensabile al Paese per cui ci battiamo da vent'anni.

Fino a oggi l'assenza di sanzioni adeguate, proporzionate e dissuasive, ha creato le condizioni favorevoli perché negli ultimi trent’anni si realizzasse in Campania la tristemente nota Terra dei fuochi o gli incalcolabili danni consumati a Taranto, a causa dei processi produttivi dall’Ilva, nella Valle del Sacco, nella Valle Bormida, a Porto Marghera, e in decine e decine di aree industriali lungo la penisola.

Tra i nuovi reati approvati oggi figurano il disastro ambientale e il traffico di materiale radioattivo, la confisca obbligatoria del profitto del reato. Strumenti legali e penali indispensabili per la lotta contro le ecomafie e le illegalità". 

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