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Cronaca

Pubblicità Buondì Motta, Selvaggia Lucarelli: "A me ha fatto ridere"

Polemiche sullo spot sulla musica neomelodica e Napoli

Selvaggia Lucarelli sulla propria pagina Facebook interviene sulle polemiche sorte dopo la messa in onda dello spot del Buondì Motta, che ha indispettito molti napoletani.

Ecco alcuni passaggi del post di Selvaggia Lucarelli, ripreso da un suo articolo sul Fatto Quotidiano: "Napoli è bellissima, stupendissima e favolosissima. E’ l’ottava meraviglia del mondo dopo Machu Picchu e il sorriso di Ryan Gosling. E’ la città in cui tutti vorrebbero nascere e soprattutto morire, anche giovani, non fa nulla, basta che l’ultimo fotogramma impresso sull’iride prima di lasciare questa terra sia una cartolina di Mergellina. E’ la città in cui si mangia meglio, del resto la pizza è nata a Napoli e pure tutto quello che la compone. Non è vero che a Napoli rubino biciclette e motorini. Io per esempio ho lasciato la mia Vespa fuori tutta la notte a Napoli e il giorno dopo la marmitta era ancora lì, attaccata al palo. E che dire della battuta di Ilaria D’Amico detta per fare la spiritosa ma soprattutto per offendere Napoli “Hanno sparato i fuochi d’artificio in stile un po’ partenopeo”? Hanno fatto bene i napoletani a denunciare la D’Amico e pure Sky. Lo sanno tutti che ai napoletano botti e mortaretti non piacciono: la notte di Capodanno a Napoli si spengono tutte le luci in città e ci si dedica alla meditazione del cuore di Osho. C’è perfino chi, per offendere Napoli e i napoletani, afferma che la faccenda del sangue di San Gennaro sia una truffa intrisa di superstizione. Lo sanno tutti che i napoletani non sono superstiziosi e comunque chi lo sostiene solitamente muore giovane. C’è perfino chi osa sostenere che a Napoli ci sia il problema dell’immondizia. Una volta l’ha detto perfino Giletti che infatti è stato giustamente querelato da De Magistris per questa falsità che offende Napoli e tutti i napoletani. Se l’è cavata con le legge solo perché si sa che i magistrati ce l’hanno con Napoli visto che passano tutto il giorno nelle aule di giustizia con le luci al neon e invece a Napoli splende sempre il sole. Ributtante poi l’ironia sulla musica neomelodica napoletana che è in assoluto la più bella del mondo e chi dice il contrario lo dice perché vuole offendere Napoli e soprattutto i napoletani. Inutile star lì a replicare “E allora Mozart dove lo mettiamo?”, perché lo sanno tutti che Mozart ha composto “Le nozze di Figaro” solo perché è stato alle nozze di questo Figaro e non l’hanno invitato a quelle di Tony Colombo. La si smetta una volta per tutte anche di associare Napoli alla camorra, perché che ci sia la camorra a Napoli è una voce messa in giro da Roberto Saviano il quale voleva fare soldi scrivendo di camorra, ma soprattutto offendere Napoli e i camorristi napoletani. Sarebbe pure ora che chiedesse scusa perché non esiste che uno accusi i camorristi di essere responsabili della camorra, è come dire a uno che si guadagna da vivere con i libri, di scrivere libri per guadagnarsi da vivere. Accuse infamanti, a cui è ora di dire basta. E il calcio? Chi afferma che Pelè era meglio di Maradona offende Napoli e i napoletani, ma soprattutto, chi non riconosce la superiorità calcistica e morale di Maradona è una brutta persona perché sicuramente si droga. La più evidente falsità diffusa da chi offende Napoli e i napoletani è però quella secondo la quale il sindaco di Napoli De Magistris, con l’invenzione dello sportello del Comune dedicato a chi vuole denunciare chi offende Napoli, stia cavalcando l’inesistente permalosità dei napoletani. I napoletani non sono permalosi e De Magistris non è populista, per dire sulla sua scrivania ci sono corni, ferri di cavallo, Che Guevara, Pulcinella e la copia mignon della chitarra di Pino Daniele ma non la salma di Totò. E’ un segnale di sobrietà, una scelta impopolare che solo chi ama offendere Napoli e i napoletani non può non riconoscergli. Ad ogni modo, tutta questa breve premessa era per dire, con umiltà, che a me il tanto discusso spot delle merendine che ironizza sulla sulla musica neomelodica ha fatto ridere".

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