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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San giorgio a cremano

L'appello disperato di Bruno Budi: "Cerco un lavoro, viviamo con 289 euro al mese"

Il 59enne, sposato con tre figli, vive solamente con la pensione di invalidità della moglie. Il suo sfogo

Del caso di Bruno Budi, ex proprietario dell'enoteca Sermoneta, situata nelle vicinanze di Mergellina, chiusa dopo 12 anni di attività per colpa della crisi, abbiamo già parlato più volte in passato raccogliendo gli sfoghi e le denunce del 59enne, costretto con tre figli a vivere solo con 289 euro al mese (la pensione della moglie invalida al 74%).

Ecco il nuovo appello inviato a NapoliToday da Budi:

"Sento sempre parlare tanto di solidarietà da italiani e politici che si interessano di immigrati che giustamente devono essere trattati come tutti umanamente ,poi mi domando perchè nessuno si interessa delle famiglie italiane che non riescono a mettere il piatto in tavola e nessuno fa niente per tanti esseri umani che vivono nelle miseria totale? Capisco che per i politici ospitare gli immigrati vuol dire soldi dalla UE. Il nostro premier si chiede come si sente un papà che non riesce a dare un euro ad un figlio di 17 anni? Si chiede come si sente un papà che deve dire vicino ai figli stasera non si mangia perchè papà non ha soldi? Allora io a chi posso rivolgermi, ormai sono tre anni che scrivo per un lavoro, giro per trovare lavoro, non credo che a quasi 60 anni devo morire. Non fatemi più sentire per piacere come lei ce ne sono tanti sono stufo di questa risposta. Poi dico se non si incomincia mai saremo sempre di più. Ho 28 anni di contributi versati, sono soldi miei e non ne posso usufruire perchè? Per sconfiggere la criminalità organizzata bisogna creare lavoro decente per i giovani altrimenti diventeremo tutti criminali o spacciatori di droga che oggi ahimè è l'unica fonte di guadagno sicuro. Aiutiamo le persone disagiate a comprare almeno generi di uso primario", conclude Budi.

Per aiutarlo a trovare un lavoro o per fornirgli un sostegno economico ecco la sua e-mail: budib@libero.it.

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