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Lunedì, 29 Aprile 2024

Bradisismo, l'esperto: "Nulla di anomalo. Ma prevedere un'eruzione è impossibile"

Intervista al vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo: "Il sollevamento attuale è 10 volte inferiore rispetto agli Anni '70. Finalmente anche la Protezione civile ammette che gli scenari previsti potrebbero rivelarsi sbagliati. Le persone devono essere in grado di auto-proteggersi".

I terremoti e il sollevamento del suolo nell'area flegrea non sono anomali. "Parliamo di un dislivello dieci volte inferiore a quello del bradisismo degli Anni '70" spiega Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell'Osservatorio vesuviano. "Questo non vuol dire che non dobbiamo essere preoccupati e attenti - prosegue lo scienziato - perché i vulcani sono sistemi complessi e i nostri strumenti sono limitati. Vuol dire che non possiamo prevedere con certezza quali saranno i segnali di un fenomeno vulcanico"

Nel 2021, la Presidenza del Consiglio ha pubblicato in Gazzetta ufficiale un decreto che sancisce l'indeterminatezza di cui parla Mastrolorenzo e che, in parte, smentisce la sicurezza con cui autorità nazionali e locali presentano l'efficacia di piani d'evacuazione mai realmente testati. "In questo documento - commenta il vulcanologo - si dice chiaramente che con gli strumenti a disposizione non abbiamo alcuna certezza sugli scenari che abbiamo previsto. Viene introdotto il concetto di auto-protezione da parte dei cittadini, che significa capacità di ogni singola persona di attuare comportamenti che gli consentano di salvarsi la vita in caso di eruzione. E non si esclude la possibilità di un'evacuazione in corso di eruzione. Non è un 'si salvi chi può', ma un'ammissione di imprevedibilità".

Deve, forse, essere letta in questa chiave la maggiore preoccupazione mostrata dagli esponenti istituzionali per l'attuale fenomeno bradisismico che sta colpendo Pozzuoli e dintorni. Lo scenario previsto in caso di risveglio del supervulcano dei Campi Flegrei potrebbe non essere adeguato, così come potrebbero esserlo in piani di protezione civile. "Secondo gli studi che ho condotto negli anni - afferma Giuseppe Mastrolorenzo - un'eventuale eruzione potrebbe riguardare non solo l'area flegrea, ma anche buona parte della città di Napoli, con il rischio che i tetti dei palazzi fino a Sorrento crollino per il peso delle ceneri che si posano. La scienza e la Protezione civile devono smetterla di dichiarare che tutto è sotto controllo. E' giusto che si ammettano i limiti di conoscenza e tecnologia, cosicché la popolazione possa essere consapevole di cosa andrà fatto e in quali tempi. Speriamo il più tardi possibile".   

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