rotate-mobile
Cronaca Via dei Tribunali

Sorbillo al veleno su Facebook: “Basta, ciao Napoli”

Il pizzaiolo ha pubblicato i video di sorveglianza della sua pizzeria per dimostrare che la bomba non è stata lanciata sul balcone dell'altro pizzaiolo

Gino Sorbillo torna sul caso della bomba esplosa davanti alla sua pizzeria e dalle novità emerse dall'indagine. Il pizzaiolo non accetta le accuse di chi lo ritiene responsabile di aver cavalcato l'evento per farsi pubblicità e di sapere che la bomba era indirizzata a un altro pizzaiolo, la cui abitazione è posta a pochi metri di distanza. Con diversi post su Facebook ha attaccato chi lo accusa spiegando nel dettaglio la sua versione dei fatti. Ancora più grave il post in cui scrive sul suo profilo personale: “Basta, ciao Napoli” presagendo un suo abbandono della città. 

Poi un post successivo sulla sua pagina ufficiale in cui spiega: “Così stanno le cose anche se qualcuno ha difficoltà a capire: la persona (il mio dipendente) che mi contatto’ (dopo circa 39 ore dall’accaduto) per riferirmi al telefono una cosa che aveva sentito dire (preciso che fa “soltanto” il pizzaiolo nella vita e non è un agente di Polizia o un Magistrato...) ha telefonato subito all’Ispettore Capo di Polizia del Commissariato Decumani in via San Biagio Dei Librai (a pochi metri dalla mia pizzeria) per riferire quello che sapeva. E quindi era tutto ok per me. La notizia quindi non era rimasta segreta, è stata addirittura (meglio ancora!) intercettata, spettava a loro verificarla. Ma allora il problema qual è? Non spetta a noi verificare l’attendibilità delle notizie. Dovevamo fare tanti post in continuazione sui social per comunicare al mondo intero tutte le confidenze che ci venivano fatte in continuazione? O dovevamo chiamarvi uno ad uno?

Qualcuno preposto a farlo ci aveva confermato anche dopo giorni che quella indiscrezione, cioè il lancio della bomba (comunque fasulla e domani lo ribadirò in Questura...!) poteva essere attendibile? Nessuno! Sapete quante cose mi hanno riferito in questi mesi? Tantissime! Per un titolo virgolettato di un solo quotidiano che a distanza di quasi sei mesi e 1/2 di totale silenzio mesi afferma “Gino Sorbillo lo sapeva che non era per lui la bomba perché era stata lanciata sul balcone” (che però dista stranamente almeno 7 metri dal punto in cui è esplosa...) vogliamo mettere la carne sotto e i maccheroni sopra...? Ma si sta scherzando? Perché non si vede bene il video di quella notte molto molto molto chiaro in cui si vede chiaramente che nessuna bomba e’ stata lanciata sul balcone così distante? Forse perché alcune persone che fanno uso di droghe hanno problemi di vista? Il problema in fondo è l’invidia....? A quanto pare si. Comunque bisogna verificare attentamente il video”.

Il video del raid

Poi con un altro post il pizzaiolo ha pubblicato il video delle telecamere di sorveglianza, invitando le persone a guardarlo per capire che la bomba non è stata lanciata sul balcone ma piazzata direttamente a terra davanti alla sua saracinesca.  “Vedete in alto a sinistra il video : il balcone dove si voleva lanciare la bomba (così ha dichiarato all’improvviso una donna...) si trova più avanti del mio locale (io al piano di sopra della pizzeria ho le mie sale dove accolgo i clienti) sopra un altro esercizio commerciale che non mi appartiene (verso sinistra) e si vede benissimo che l’attentatore non supera la mia pizzeria ma si abbassa davanti al mio ingresso per posizionare l’ordigno e scappare via.

Tutte le indiscrezioni di questi mesi sono state riferite a alle forze dell’ordine che valutavano o meno la veridicità delle notizie. Nessuna comunicazione ufficiale mi è stata fatta in questi 6 mesi circa per poterla rendere pubblica, non spettava a me rivelare pubblicamente le notizie che ci comunicavano ogni giorno le persone comuni in strada. Le piste seguite sono state varie e c’era il massimo riserbo degli inquirenti. L’atteggiamento delle persone superficiali contribuisce solo a fare polemiche”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sorbillo al veleno su Facebook: “Basta, ciao Napoli”

NapoliToday è in caricamento