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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Blue Whale, video de Le Iene fake o realtà?

Il 14 maggio scorso è andato in onda il servizio de Le Iene "Blue Whale: suicidarsi per gioco". Il videoblogger Andrea Rossi di "Alici Come Prima" ha analizzato i video trasmessi nei primi minuti del reportage e ha notato alcune incongruenze

Da giorni non si fa altro che parlare di Blue Whale (La Balena Blu), il macabro gioco online che coinvolge i ragazzini tra i 9 e i 17 anni e si conclude con il suicidio. La “sfida” social, nata in Russia ma che si sta diffondendo in tanti altri Paesi come l’Italia, prevede un rituale psicologico della durata di 50 giorni, strutturato per indurre la mente dei ragazzini ad una depressione profonda, talmente profonda da riuscire a convincerli che l’unico modo per potersene liberare è la morte. A portare il fenomeno all'attenzione del pubblico italiano è stata la trasmissione di Italia 1, Le Iene, che il 14 maggio scorso ha mandato in onda un servizio intitolato, appunto, “Blue Whale: suicidarsi per gioco”. Il reportage inizia facendo vedere alcuni video di suicidi di adolescenti ripresi da altri ragazzini. La Iena, Matteo Viviani, spiega che questi video "non sono stati girati da passanti ma da ragazzini che erano lì apposta e che seguivano un piano preciso”.

Andrea Rossi, giornalista e videoblogger napoletano del canale YouTube “Alici Come Prima”, smentisce in un servizio questa dichiarazione, dimostrando che, in realtà, i video dei suicidi sono stati recuperati da un sito online e non rispecchiano affatto la descrizione fatta dalla Iena. Uno dei video iniziali del reportage, spiega Andrea, è addirittura ambientato in Cina e non in Russia: il video, infatti, interrotto a metà nel servizio de Le Iene, ma fatto vedere integralmente da Andrea, mostra un medico cinese che soccorre la vittima che si era gettata, poco prima, giù dal palazzo. In un altro video, anche questo interrotto a metà nel servizio di Viviani, ma fatto vedere integralmente da Andrea, si intuisce chiaramente, ascoltando la voce di chi ha in mano il telefonino, che a riprendere il suicidio non è un ragazzino/a come dichiara Viviani, ma un adulto. Inoltre, sempre quest’ultimo video non sarebbe stato girato in Russia ma in Ucraina, e il giovane si sarebbe suicidato per amore e non perché vittima del Blue Whale. Ma il video più clamoroso, spiega Andrea, è quello in cui si vedono quattro ragazze sul tetto, tre inquadrate (due delle quali si buttano giù) e una che riprende. Guardando il video integrale che mostra Andrea, e, prestando attenzione ad alcuni dettagli, emerge palesemente che è frutto di un montaggio. “E se fosse tutto un gioco di queste ragazzine che hanno caricato online un video montato da loro!?” si chiede Andrea. A dimostrarlo, in realtà, ci sarebbero anche alcuni commenti che si leggono sul portale sul quale è stato caricato il video, prosegue il videoblogger.

A conclusione del servizio, Andrea chiarisce che con questo video non vuole assolutamente sminuire il fenomeno “Blue Whale" che probabilmente esiste, ma solo sottolineare alcune incongruenze del reportage de Le Iene, invitando Matteo Viviani a fare chiarezza su quanto è emerso nel suo servizio.

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