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Cronaca

Stop Anm, de Magistris contro i manifestanti: "Grave azione criminale"

Dalle sei di questa mattina fino a ora di pranzo i lavoratori della Samir hanno impedito la circolazione dei mezzi Anm su ferro e su gomma. L'amministrazione comunale definisce il blocco organizzato come "un'azione gravissima che non rimarrà priva di conseguenze"

“L'aver lasciato senza trasporto pubblico centinaia di migliaia di cittadini, con il ricorso al blocco notturno del deposito della linea 1, l'occupazione dei binari, il sabotaggio degli stessi con la collocazione di pietre sulle rotaie e con il blocco contemporaneo dei quattro depositi dei bus di Anm, è un'azione organizzata per finalità del tutto lontane e completamente estranee dalle ragioni di una legittima protesta di lavoratori. Che poi si tratti di un'iniziativa spontanea, ovviamente, lo lasciamo al libro delle favole". Molto dure le parole degli assessori Piscopo e Calabrese nei confronti dei lavoratori della ditta di pulizie che si occupa di stazioni, treni e autobus che hanno impedito la circolazione dei mezzi di trasporto in città. È dalle sei di questa mattina, infatti che il trasporto pubblico è quasi del tutto paralizzato e lo è stato fino a ora di pranzo.

La situazione che ha portato i lavoratori a questa azione dimostrativa è facilmente riassumibile: la protesta inscenata riguarda il pagamento  delle spettanze di gennaio - tra l’altro non ancora maturate. Anm ha dichiarato in sede di Prefettura, meno di 24 ore fa, che avrebbe pagato subito 600.000 euro, sui 700.000 mila necessari all'azienda Samir per corrispondere le retribuzioni del mese di gennaio; la parte rimanente sarebbe stata versata non appena rendicontate le attività effettivamente svolte e la Samir aveva accettato queste condizioni. Contrattualmente il pagamento delle retribuzioni di una mensilità - per i lavoratori del comparto servizi - può essere legittimamente effettuato entro la metà del mese successivo.

Pertanto, gli assessori all'Urbanistica e al Lavoro del Comune di Napoli ritengono che "in questa situazione e senza il benché minimo rischio per le retribuzioni, il giorno 24 gennaio, si lascino a piedi centinaia di migliaia di cittadini è un atto di gravissima irresponsabilità che non può finire a “tarallucci e vino” né può portare a soluzioni estemporanee sempre giustificate da problemi di ordine pubblico che non farebbero che legittimare azioni che appartengono al codice penale e non al codice sindacale”.

Perché la circolazione dei mezzi potesse riprendere, è stato necessario l'intervento della polizia che ha dovuto sgomberare la stazione di Piscinola e rimuovere i detriti che rano stati gettati sui binari per impedire il funzionamento degli scambi dei treni. 

L'azione, quasi da commando, intrapresa dai lavoratori della Samir ha lasciato molto amareggiato anche il sindaco de Magistris, che questa mattina, insieme al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Graziano Delrio, e al presidente De Luca avrebbe dovuto inaugurare il nuovo assetto urbanistico di largo Principessa Pignatelli, al termine dei lavori della stazione San Pasquale della linea 6. Inauguarazione comunque avvenuta ma senza i rappresentanti politici che hanno ritenuto di non partecipare per un atto di rispetto e sensibilità nei confronti della cittadinanza.

Blocco dei mezzi pubblici: giornata nera per la città

"Mi sono svegliato stamattina alle sei con queste notizie", spiega il primo cittadino che stigmatizza il blocco dei mezzi pubblici come "un'azione criminale molto grave, senza alcuna giustificazione, che non ha nulla a che vedere con rivendicazioni di diritti sindacali o altro. È un danno senza precedenti alla città, ai napoletani e ai tanti lavoratori onesti", afferma il numero uno di Palazzo San Giacomo, e spiega che, anche in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato questa mattina in Prefettura per discutere di Porta Nolana, si è discusso per un'ora dello stop ai mezzi di trasporto causato dalla manifestazione.

"C'è la condivisione, da parte di tutti i componenti, che si tratta di un'azione gravissima e che non rimarrà priva di conseguenze sotto ogni punto di vista", afferma il numero uno di Palazzo San Giacomo, "noi ci sentiamo parte lesa e danneggiata e agiremo con la tolleranza zero. Per il resto, andiamo avanti a carroarmato nella nostra direzione, per la salvezza dell'azienda, la salvaguardia dei lavoratori onesti e dei napoletani che ancora una volta, per colpa di un manipolo di scelerati, hanno subito un danno gravissimo che non è tollerabile".

"Sono sindaco da 7 anni", conclude de Magistris, "e quello che ho visto oggi non lo avevo mai visto. Sono nemici della città. Abbiamo messo in campo tutte le azioni perché queste cose non accadano più".

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