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Cronaca San gennaro vesuviano

Clan Fabbrocino, per gli inquirenti c'era "imposizione camorristica del calcestruzzo"

L'ordinanza di custodia cautelare ai danni di 12 elementi del gruppo, eseguita stamane, sottolinea come alcune società compiacenti stessero proseguendo l'attività del boss Mario Fabbrocino, detenuto

Emergono nuovi particolari sul blitz operato da Dia, squadra mobile e carabinieri stamane ai danni di esponenti del clan Fabbricino, conclusosi con 12 arresti e sequestri di beni per 5 milioni di euro.

Il provvedimento cautelare eseguito dalle forze dell'ordine deriva da indagini che hanno provato che le condotte criminose del clan dal 2007 al 2012: attraverso alcune società, il clan portava avanti il modus operandi "dell'imposizione camorristica del calcestruzzo" già messa in atto in precedenza dal boss Mario Fabbrocino.

Questi operava attraverso l'impresa di calcestruzzo "La Fortuna", sequestrata nel dicembre 2007 al termine di un'indagine condotta dalla Dia e coordinata dalla Dda. Si accertò, all'epoca, che la titolarità delle quote sociali era intestata a prestanome, con l'obiettivo di evitare eventuali interdittive antimafia.

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