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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Antiques, scoperta banda di ricettatori internazionali d'opere d'arte

Venti gli indagati, quattro dei quali ora ai domiciliari. Recuperati beni dal valore di 1,5 miliardi di euro

Stamane, al termine di una complessa indagine denominata "Antiques", sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte. Indagate in tutto 20 persone, con perquisizioni avvenute a Napoli, Torre del Greco, Arzano, Melito, Sant'Antonio Abate, nonché a Reggio Calabria, Brescia, Catania, Castrezzato, Isola del Liri, e Grana.

Delle indagini si è occupata la procura di Reggio Calabria, mentre le ordinanze cautelari sono state eseguite dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cosenza, insieme a quelli del Reparto Operativo TPC di Roma, dei Nuclei TPC di Napoli, Roma, Bari, Perugia, Firenze, Monza, Torino, della Sezione TPC di Siracusa e dei carabinieri sul territorio.

IL VIDEO DELL'OPERAZIONE

Il sodalizio criminale

Tutto è partito nel novembre del 2015 a seguito di un controllo presso un esercizio commerciale d’antiquariato di Reggio Calabria. È stata anche utilizzata la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. È emerso che il "pericoloso sodalizio criminale" - così viene definito dalla procura reggina - con base a Napoli e provincia e con ramificazioni nel bresciano, era dedito alla ricettazione di beni antiquariali rubati in tutta Italia e venduti anche attraverso antiquari calabresi oppure esportati illecitamente in fiere del settore in Francia.

I beni rubati e quelli recuperati

Si trattava di dipinti, sculture in bronzo e marmo, arredo antico e di pregio, suppellettili, oggetti proveniente da chiese nonché da abitazioni private derubate. Molte sono state recuperate, alcune delle quali anche di rilevante importanza.

Tra quanto recuperato emerge, per importanza, un dipinto, olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino” di Scuola Napoletana, questo trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (Ancona).  Il valore economico di tutti i beni sequestrati è stato stimato in circa un miliardo e mezzo di euro.

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